Le praterie di posidonia sono habitat marini importanti perché, oltre a fornire riparo e cibo per la biodiversità marina, possono anche seppellire il carbonio immagazzinato nei loro tessuti a un tasso 35 volte superiore rispetto alle foreste pluviali terrestri della stessa area. Le alghe sono anche in grado di espellere il carbonio sotto forma di zuccheri semplici e altri composti attraverso le loro radici. Tuttavia, il ruolo dei microbi marini nel consumo e nel ciclo di queste fonti di carbonio non è ben compreso.
Ora un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Nature, ha svelato che il saccarosio si accumula sotto le praterie di posidonia a concentrazioni che sono circa 80 volte maggiori rispetto ai precedenti record marini. I risultati indicano che le alghe marine potrebbero rappresentare una grande riserva globale di carbonio organico, che si prevede derivi dall’inibizione dell’attività microbica che altrimenti la degraderebbe.
Maggie Sogin, Manuel Liebeke e colleghi hanno analizzato la chimica dei campioni d’acqua all’interno del sedimento sotto tre diverse praterie di Posidonia oceanica nel Mediterraneo e altre fanerogame nei mari dei Caraibi e del Baltico. Concentrazioni inaspettatamente elevate di saccarosio sono state trovate vicino alle radici delle fanerogame: globalmente, i 30cm superiori dei sedimenti di fanerogame rappresentano una scorta di 0,67–1,34 teragrammi di saccarosio. L’analisi dei genomi dei microbi che vivono all’interno del sedimento sotto le praterie di fanerogame ha rivelato che sebbene l’80% dei genomi microbici recuperati contenesse geni che degradano il saccarosio, questi geni erano espressi solo nel 64% dei genomi. Gli autori prevedono che condizioni di basso ossigeno in combinazione con la presenza di composti vegetali noti come fenoli (che inibiscono sostanzialmente l’attività microbica) potrebbero spiegare l’accumulo di saccarosio.
Gli autori concludono che l’accumulo di saccarosio sotto le fanerogame marine potrebbe rappresentare un prezioso deposito di carbonio organico che probabilmente si troverà anche associato ad altre piante marine e acquatiche.