Nuovi aumenti in vista per le bollette di luce e gas nel terzo trimestre dell’anno. Secondo le stime di Nomisma energia, dall’1 luglio le bollette della luce dovrebbero aumentare del 17% mentre quelle del gas di ben il 27%. “I prezzi di gas e elettricita’ sui mercati internazionali sono esplosi dopo la decisione della Russia del 16 giugno scorso di tagliare le forniture alla Germania e all’Italia. Inevitabilmente, ci si attende un forte rialzo sulle bollette, diversamente da quanto accaduto ad aprile quando avevano segnato un -10%. Ora si torna sul trend di crescita”, spiega il Presidente Davide Tabarelli.
“Si trattera’ di un aumento importante“, prosegue Tabarelli, e le prime stime, in attesa delle decisioni dell’Arera, indicano un balzo della bolletta elettrica del 17% a 48,5 centesimi a kWh che, per la famiglia tipo che consuma 2.700 kWh all’anno, implica una maggiore spesa, su base annuale, di 194,4 euro.
Ancora peggio per il gas, la cui tariffa dovrebbe rimbalzare del 27% a 1,57 euro per metro cubo, con una maggiore spesa della famiglia tipo, che consuma 1.400 metri cubi l’anno, di 462 euro su base annua. “La decisione finale spetta all’Arera che certamente – aggiunge Tabarelli – tentera’ qualche intervento, con l’aiuto del governo, per limitare l’impatto della crisi sulla spesa dell’energia delle famiglie”.
Codacons: “nuova stangata da 657 euro l’anno”
Una nuova stangata da 657 euro annui a famiglia sta per abbattersi sugli italiani a partire dall’1 luglio, afferma il Codacons, commentando le previsioni di Nomisma. “Se saranno confermati i rincari del 17% per la luce e 27% per il gas, ogni singola famiglia dovra’ mettere in conto una maggiore spesa per le forniture di energia per complessivi 657 euro su base annua – spiega il Codacons in una nota – Una mazzata che va ad aggiungersi agli altri aumenti di spesa per le bollette causati dai rincari delle tariffe che si susseguono in Italia dalla fine del 2021. Per tale motivo riteniamo insufficienti i provvedimenti fin qui adottati dal Governo, che nonostante gli oltre 30 miliardi di euro spesi per contrastare il caro-bollette non ha saputo fermare l’abnorme crescita delle tariffe, e ribadiamo l’esigenza di tornare a prezzi amministrati dell’energia, unica strada percorribile per salvare i bilanci di milioni di famiglie e imprese”, conclude l’associazione.