Matteo Bassetti aggredito in un locale: “una aggressione no-vax vera”

"Sono stanco di questi continui attacchi a me e alla mia famiglia", scrive Bassetti nel post in cui racconta quanto successo in un locale di Santa Margherita Ligure
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L’infettivologo genovese Matteo Bassetti e’ stato aggredito in un locale di Santa Margherita Ligure mentre passava la serata con la moglie e un gruppo di amici. E’ stato lo stesso Bassetti a raccontarlo in un post sui social network.

Una aggressione no-vax vera in un momento di spensieratezza”, scrive l’infettivologo nel suo post. “Dopo una piacevole serata con amici in un noto locale di Santa Margherita Ligure vado a pagare il conto alla cassa. Mentre consegno la mia carta di credito per pagare il conto, da dietro mi arriva addosso un cocktail pieno di ghiaccio e del suo contenuto. I cubetti mi colpiscono la testa e il liquido mi corre lungo la schiena. Penso a uno scherzo. Mi giro e vedo una coppia che mi guarda molto aggressivamente e dopo che gli chiedo cosa avessero fatto scappa dal locale. Fuori dopo che erano scappati lontani, i miei amici dopo averli seguiti gli chiedono perché lo avessero fatto. I due gridano che io sono quello “che ha fatto le punturine che hanno ammazzato un sacco di gente” e che mi meritavo di essere colpito e aggredito”, racconta Bassetti.

Nel frattempo io chiamo i carabinieri che purtroppo arrivano dopo troppo tempo (davvero troppo per una piccola località) e che con fatica identificano la coppia e raccolgono le testimonianze. Questa è l’ennesima aggressione in un momento di vita privata con mia moglie e i miei amici. Domani sporgerò l’ennesima denuncia contro questa coppia di no-vax, anche se la mia fiducia nella giustizia è ormai vicina allo zero. Sono stanco di questi continui attacchi a me e alla mia famiglia. Sono francamente affranto e ormai senza parole. Io ho solo fatto il mio lavoro di medico spingendo le persone a vaccinarsi. Prima di addormentarmi l’unico vero sentimento che provo, sapete quale è? Tristezza assoluta. Uno Stato che non sa tutelare e difendere i suoi medici, dopo quello che è capitato negli ultimi due anni, ha poco futuro…”, conclude l’infettivologo.

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