Cannabis, verso la depenalizzazione. Salvini: “con tutti i problemi c’è chi pensa alle canne”

La proposta "depenalizza la coltivazione domestica di quattro piantine di cannabis: un modo per sostenere chi ne fa un uso terapeutico e per togliere terreno allo spaccio"
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E’ arrivato ieri il via libera della Commissione Giustizia della Camera alla proposta di legge che depenalizza la coltivazione domestica di quattro piantine di cannabis. “Bene, sono soddisfatto del lavoro e del dialogo intercorso tra i gruppi e che ha portato al via libera alla pdl che depenalizza la coltivazione domestica di quattro piantine di cannabis: un modo per sostenere chi ne fa un uso terapeutico e per togliere terreno allo spaccio“.

Lo ha annunciato in una nota Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera, deputato M5S e relatore del provvedimento. “Tra le altre novità che rafforzano l’impianto del progetto iniziale – prosegue Perantoni – segnalo: le pene detentive per lo spaccio di lieve entità di cannabis scendono dagli attuali 4 anni a due anni e due mesi; il consolidamento di un principio già contenuto nel testo base, cioè non potrà essere mai considerato ‘fatto di lieve entità’ la cessione di sostanze stupefacenti a minori da parte di persone di maggiore età; l’istituzione di una giornata nazionale sui danni derivanti dall’alcolismo, dal tabagismo, dall’uso delle sostanze stupefacenti o psicotrope da tenere ogni inizio di anno scolastico negli istituti di primo e secondo grado. Grazie al contributo costruttivo di tutti i colleghi abbiamo scritto un testo molto equilibrato e concreto che va incontro alle istanze di larghissima parte della societa’ senza compromettere l’esigenza di rigore nel contrasto alla diffusione delle sostanze stupefacenti”.

Il testo “Magi-Licantini” prevede anche pene detentive più basse (che potrebbero significare niente carcere) per lo spaccio di lieve entità. Ora però dovrà superare il vaglio dell’Aula e il leader della Lega, e Matteo Salvini già mette le mani avanti: “Con tutti i problemi che hanno gli italiani, ci sono parlamentari che pensano alle canne…Ma basta!“. “Per la Lega la droga è o porta poi alla morte. Per questo ci opporremo sempre alla sua legalizzazione. Lo faremo con determinazione anche oggi in commissione Sanità e Affari sociali e daremo parere assolutamente contrario alla Pdl a differenza di alcune forze politiche di maggioranza, vedi PD e M5S, la cui priorità è la legalizzazione della coltivazione di Cannabis e la riduzione delle pene per la detenzione delle sostanze stupefacenti. Inaccettabile. Per noi, invece, le sanzioni andrebbero aumentate ed utilizzate per incrementare i fondi per aiutare chi cade nel mondo della droga. Lo dobbiamo soprattutto ai nostri ragazzi che hanno bisogno di altri supporti e di altri valori, non certo quello di legittimare il consumo di sostanze stupefacenti. Senza dimenticare che le priorità del Paese oggi sono altre. Non siamo ancora usciti dalle ripercussioni economiche e sociali della pandemia, siamo impegnati ad aiutare l’Ucraina a difendersi da un attacco bellico, aumentano i costi delle materie prime, aumenta il prezzo della benzina, adesso c’è il problema della siccità che sta mettendo in ginocchio la nostra agricoltura per cui la Lega continuerà a lavorare per il raggiungimento della pace e per aiutare famiglie e imprese, non certo per la depenalizzazione della Cannabis“. Così i deputati della Lega componenti della commissione Sanità e Affari sociali alla Camera.

Il provvedimento passerà in Aula il 24 giugno, ma la conferenza dei capigruppo potrebbe farla slittare.

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