L’Europa rischia il razionamento dell’energia questo inverno, in particolare se il freddo coinciderà con la ripresa della domanda economica in Cina. Lo ha detto in un’intervista al “Financial Times” il direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale per l’energia, Fatih Birol, secondo cui il razionamento potrebbe essere introdotto per gli utenti industriali qualora non vengano adottate rapidamente delle misure per migliorare l’efficienza. “Se avremo un inverno rigido e lungo e se non adottiamo misure a seconda della domanda (…) non escluderei il razionamento del gas naturale in Europa, a partire dai grandi impianti industriali“, ha affermato Birol.
Il direttore esecutivo dell’Iea ha spiegato che i governi devono ridurre la domanda di energia migliorando l’efficienza, e ha aggiunto che le potenziali carenze di gas potrebbero essere meno gravi “se l’economia cinese non riprendesse a funzionare a ritmo normale“. Negli ultimi mesi le restrizioni imposte nell’ambito della politica zero-Covid di Pechino hanno rallentato la crescita economica e ridotto la domanda di energia, ma ora il Paese asiatico sta riaprendo le attività con un boom della domanda e dei consumi.
Le ripercussioni del razionamento sarebbero drammatiche per l’economia europea, ben più gravi rispetto a quelle della pandemia e dei lockdown.