Il G7 lancia partnership per le infrastrutture. Draghi: “eliminare per sempre la dipendenza dall’energia russa” 

"Lanciamo ufficialmente la partnership per gli investimenti e le infrastrutture globali", ha detto Biden, sottolineando che gli investimenti riguarderanno in particolare "sviluppo sostenibile, stabilità globale, connettività, salute, parità di genere"
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Il Presidente USA Joe Biden e gli altri leader del G7 lanciano una partnership per gli investimenti nelle infrastrutture. L’obiettivo, informa una nota della Casa Bianca, è mobilitare 600 miliardi di dollari entro il 2027, insieme ai partner del G7. Gli USA dovrebbero investire 200 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni, tra trasferimenti, finanziamenti federali e capitali privati. L’obiettivo è tra l’altro finanziare infrastrutture “resilienti” davanti al cambiamento climatico, tecnologie energetiche “trasformative” e sviluppare catene del valore integrate per sviluppare fonti energetiche pulite, sviluppare le reti Ict, promuovere l’eguaglianza e l’equità di genere, eccetera.  

Il Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ricorda via social che l’Ue ha lanciato l’anno scorso l’Ue Global Gateway, che dovrebbe essere la risposta alla Belt and Road Initiative cinese. 

Lanciamo ufficialmente la partnership per gli investimenti e le infrastrutture globali”, ha detto Biden, sottolineando che gli investimenti riguarderanno in particolare “sviluppo sostenibile, stabilità globale, connettività, salute, parità di genere”. La ‘Partnership for Global Infrastructure and Investment’ “fornira’ progetti rivoluzionari per colmare il divario infrastrutturale nei Paesi in via di sviluppo, rafforzare l’economia globale e le catene di approvvigionamento e far progredire la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”, ha aggiunto il Presidente USA. 

Scholz: “preoccupazione comune” per la situazione economica  

Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha manifestato la “preoccupazione comune” del G7 di fronte alla “situazione economica” globale e soprattutto l’inflazione, una situazione dovuta alla guerra in Ucraina e alla crisi energetica da essa derivata. “Condividiamo questa preoccupazione“, ha detto dopo la prima sessione tra i leader del G7, che si e’ concentrata proprio sulla crisi energetica e sull’inflazione. Ma Scholz si e’ anche detto fiducioso che “riusciremo a trasmettere da qui il necessario messaggio di coesione” di fronte alla situazione creata dalla “brutale aggressione” lanciata dal Presidente russo Vladimir Putin contro l’Ucraina. “Tutti gli Stati del G7 sono preoccupati per la crisi che dobbiamo affrontare ora. In alcuni Paesi i tassi di crescita sono in calo, l’inflazione e’ in aumento, il carburante scarseggia, le catene di approvvigionamento sono bloccate”. “Non sono piccole le sfide che dobbiamo affrontare ed e’ per questo che dobbiamo agire insieme e assumerci le nostre responsabilita'”. 

Il G7 lancia e rafforza la cooperazione sulle infrastrutture con una struttura internazionale che cambiera’ la cooperazione in modo enorme, ha detto Scholz. 

Draghi: “eliminare per sempre la dipendenza dall’energia russa” 

Anche quando i prezzi dell’energia scenderanno, non e’ pensabile tornare ad avere la stessa dipendenza della Russia che avevamo. Dobbiamo eliminare per sempre la nostra dipendenza della Russia. Lo ha detto il Presidente del Consiglio Mario Draghi nel suo intervento alla prima sessione di lavoro del G7. “Mettere un tetto al prezzo dei combustibili fossili importati dalla Russia ha un obiettivo geopolitico oltre che economico e sociale. Dobbiamo ridurre i nostri finanziamenti alla Russia. E dobbiamo eliminare una delle principali cause dell’inflazione”, ha aggiunto. 

Draghi ha poi evidenziato come energia e sanita’ siano tra le principali aree su cui si concentreranno i progetti del Partenariato per le infrastrutture e gli investimenti globali. Nella attuale situazione, “saranno necessari investimenti in infrastrutture per il gas” nei Paesi in via di sviluppo e altre nazioni, con una particolare importanza dedicata alla possibilita’ di riconvertire questi impianti in maniera da poter trasportare anche l’idrogeno. Investimenti sulle rinnovabili, ha aggiunto il Premier, saranno centrali poi per il Continente africano. Draghi ha messo in evidenza anche come Ue e USA siano stati i principali donatori di vaccini a livello globale, insieme a Canada e Giappone. “Proseguiamo le iniziative” in materia, anche se “serve di piu‘”, per permettere alle nazioni africane di produrre vaccini su scala nazionale e distribuirli piu’ rapidamente alla popolazione, ha concluso Draghi. 

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