Nel tardo pomeriggio di oggi, al Mite è iniziata una riunione fra il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani e i rappresentanti di alcune delle societa’ importatrici, per fare il punto sulla situazione gas. Erano presenti fra gli altri Eni, con l’amministratore delegato Claudio Descalzi, ed Enel. Durante la riunione, si e’ parlato soprattutto degli stoccaggi di gas, delle azioni da intraprendere per garantire il riempimento al 90% entro la fine dell’anno, condizione per affrontare con tranquillita’ l’inverno, in attesa dell’arrivo l’anno prossimo delle nuove forniture via gasdotto e via nave.
Gli stoccaggi italiani di gas al momento sono pieni al 55%. Secondo quanto emerso dalla riunione, è raggiungibile l’obiettivo di riempirli al 90%, dato che al momento la domanda si mantiene inferiore all’offerta. Per questo motivo, il Comitato di emergenza sul gas del Mite, che si e’ riunito ieri, non ritiene che si debba passare dall’attuale livello di preallarme a quello di allarme. Oggi sono stati stoccati 28 milioni di metri cubi e l’offerta di metano sul mercato italiana e’ stata superiore di 20 milioni di metri cubi rispetto alla domanda. Claudio Descalzi di Eni ha ribadito la necessita’ di sfruttare il periodo estivo, dove i consumi sono minori, per completare le riserve.
L’obiettivo di fine anno e’ raggiungibile anche con il taglio del 50% delle forniture dalla Russia, deciso dal Cremlino per ritorsione contro l’Italia. Se pero’ la Russia decidesse di tagliare del tutto le sue forniture, il target del 90% di riempimento diverrebbe problematico. Sono 18 gli importatori di gas in Italia. Snam ha riserve strategiche per 4,5 miliardi di metri cubi, mentre altri 13,5 miliardi sono forniti dalle societa’ energetiche.
Nella riunione al Mite si e’ discusso anche dell’utilizzo delle quattro centrali a carbone rimaste, per produrre energia e risparmiare quindi gas, da destinare alle riserve. Proprio oggi, il Consiglio dei Ministri ha deciso con un decreto legge di estendere la garanzia della Sace sui crediti anche alle aziende degli stoccaggi, che hanno difficolta’ a finanziare gli acquisti dati i prezzi elevatissimi raggiunti dal metano sui mercati.