Gazprom ha aumentato le sue forniture alla Cina del 67,5% nei primi 5 mesi di quest’anno. Lo ha detto l’ad della compagnia, Aleksej Miller, citato dalla Tass. Non c’è al momento una soluzione per i problemi alle turbine nella stazione Portovaya del gasdotto Nord Stream 1, che porta il gas russo in Germania, e prosegue il taglio alle forniture in Europa, ha riferito ancora Miller.
Miller ha rivendicato così le scelte del colosso russo del gas, che continua a diminuire le forniture all’Europa: “Nostro il prodotto, nostre le regole. Non giochiamo con regole che hanno fatto gli altri“, ha detto in un forum a San Pietroburgo. Rispetto alla riduzione delle forniture verso l’Europa, in particolare Germania e Italia, Miller ha detto che le sanzioni fanno sì che la compagnia non possa ricevere i materiali necessari per riparare il guasto.
Inoltre, in occasione del Forum economico internazionale di San Pietroburgo, Gazprom e Cnpc (China National Petroleum Corporation) hanno firmato un technical agreement sulle forniture di gas da parte di Mosca a Pechino sulla rotta dell’estremo Oriente attraverso il gasdotto ‘Power of Siberia’. Il documento è stato firmato da Vitaly Markelov, vicepresidente del comitato di gestione di Gazprom, e Huang Yongzhang, vicepresidente del Cnpc, e contiene i principali parametri tecnici del tratto transfrontaliero del gasdotto, compreso l’attraversamento sottomarino del fiume di confine Ussuri.