Lo scioglimento dei ghiacci artici potrebbe creare nuove rotte commerciali nelle acque internazionali, riducendo l’impronta di carbonio del settore marittimo e indebolendo il controllo della Russia: è quanto emerso da uno studio pubblicato negli Atti della National Academy of Sciences, condotto dai ricercatori della Brown University. I modelli climatici mostrano che parti dell’Artico che un tempo erano ricoperte di ghiaccio tutto l’anno si stanno riscaldando così velocemente che saranno prive di ghiaccio molto più a lungo in due decenni.
Secondo Amanda Lynch, autrice principale dello studio e professoressa di Scienze della Terra, Ambientali e Planetarie alla Brown, “la sfortunata realtà è che il ghiaccio si sta già ritirando, queste rotte si stanno aprendo e dobbiamo iniziare a pensare in modo critico alle implicazioni legali, ambientali e geopolitiche“. Gli scienziati del clima della Brown University hanno lavorato con un esperto di diritto presso la University of Maine School of Law per prevedere come lo scioglimento del ghiaccio nell’Oceano Artico influenzerà la regolamentazione delle rotte marittime nei prossimi decenni: è stato previsto che, entro il 2065, la navigabilità dell’Artico consentirà di creare nuove rotte commerciali in acque internazionali, riducendo l’impronta di carbonio del settore marittimo e indebolendo il controllo della Russia sul commercio nell’Artico: “Segnalare ora questi cambiamenti in arrivo potrebbe aiutare a impedire che emergano come una crisi che deve essere risolta rapidamente, che quasi mai si risolve bene,” ha evidenziato l’esperta.