La crisi energetica causata dall’invasione dell’Ucraina e dagli alti prezzi delle risorse ha colpito anche il Giappone, che rischia di dover affrontare la più grande crisi energetica dopo il terremoto e lo tsunami del 2011. Secondo i calcoli del Nikkei, se il freddo del prossimo inverno sarà rigido, si prevede che l’elettricità per circa 1,1 milioni di famiglie sarà insufficiente a livello nazionale.
Le ragioni della crisi energetica sono l’incertezza sull’acquisto di risorse energetiche dalla Russia sullo sfondo delle sanzioni occidentali anti-russe a cui partecipa il Giappone, nonché la chiusura delle centrali termoelettriche e il lento processo di riavvio delle centrali nucleari. La carenza generale di elettricità può raggiungere i 3,5 milioni di kW. Con la limitazione delle esportazioni di GNL dalla Russia, questa cifra aumenterà a 7,5 milioni di kW.
Il prezzo di un ettolitro di greggio in Giappone è salito di 18 dollari oggi, toccando il massimo da luglio 2008. Il mercato è dominato dalle aspettative pessimistiche sul proseguimento del periodo di instabilità e sull’aumento dei prezzi delle materie prime, che aggrava la crisi energetica imminente.