La missione DART della NASA cattura una delle stelle più luminose del cielo notturno

Il 27 maggio scorso, DART ha puntato DRACO verso Vega, che si trova a 25 anni luce di distanza
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Dal suo lancio lo scorso novembre, la navicella spaziale DART (Double Asteroid Redirection Test) della NASA ha viaggiato costantemente, in rotta verso l’asteroide binario Didymos, che raggiungerà il 26 settembre. Il veicolo spaziale e il team dimissione sono stati molto impegnati negli ultimi due mesi. Il team del Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (APL) che gestisce la missione DART per la NASA ha catturato circa 150mila immagini di varie stelle utilizzando la fotocamera telescopica del veicolo spaziale, la Didymos Reconnaissance and Asteroid Camera for Optical Navigation, o DRACO.

DRACO è una fotocamera ad alta risoluzione ispirata all’imager della navicella spaziale New Horizons della NASA che ha restituito le prime immagini ravvicinate del sistema Plutone e di un oggetto della cintura di Kuiper, Arrokoth. Unico strumento su DART, gioca un ruolo fondamentale: non solo acquisirà immagini di Didymos e Dimorphos, ma supporterà contemporaneamente il sistema di guida autonoma del veicolo spaziale, SMART Nav, per guidare DART verso la sua destinazione finale. Scattando periodicamente immagini di stelle in diverse parti del cielo, DART sta fornendo al team APL a terra a Laurel, nel Maryland, i dati necessari per supportare i test e le prove in corso dei veicoli spaziali in preparazione dell’impatto cinetico di settembre sul sistema di asteroidi.

Il 27 maggio, DART ha puntato DRACO verso Vega, una delle stelle più luminose del cielo notturno. La prima immagine in bianco e nero che DRACO ha scattato mostra un punto chiaramente luminoso in lontananza. A 25 anni luce di distanza, Vega è relativamente vicina al nostro Sistema Solare. L’immagine è intenzionalmente saturata per supportare quello che viene chiamato un test di luce diffusa. Le sei “punte” visibili ai margini della stella sono il risultato di un pattern di diffrazione dalla struttura che tiene in posizione lo specchio secondario della fotocamera.

La seconda immagine in bianco e nero è stata scattata con Vega posizionato di proposito appena fuori dal campo visivo della telecamera, catturando un bagliore simile ad un alone attorno al bordo della stella. Tuttavia, l’alone non è effettivamente lì nello Spazio: è creato da una piccola frazione della luce di Vega che si disperde da varie parti di DRACO e sul rivelatore.

foto vega dart
Credit: NASA/Johns Hopkins APL

Anche le immagini che non catturano l’intera stella nel campo visivo sono importanti. Quel tipo di informazioni è d’aiuto per la calibrazione della fotocamera DRACO, preparandola al successo quando riprenderà l’asteroide Didymos e la sua piccola luna Dimorphos prima di prendere impattare contro quest’ultimo oggetto, a una velocità di 22.530 km/h.

Mentre DART continua il suo volo verso il sistema di asteroidi binari Didymos per eseguire il primo test di deflessione, un impatto cinetico, questo settembre, continuerà anche a catturare immagini per garantire che la fotocamera DRACO sia calibrata in modo ottimale e in grado di effettuare misurazioni accurate quando il veicolo spaziale finalmente raggiungerà il suo bersaglio.

DART è stato sviluppato ed è gestito da Johns Hopkins APL per il Planetary Defense Coordination Office della NASA. E’ la prima missione di test di difesa planetaria al mondo: eseguirà intenzionalmente un impatto cinetico su Dimorphos per modificarne leggermente il movimento nello Spazio. Sebbene nessuno dei due asteroidi rappresenti una minaccia per la Terra, la missione DART dimostrerà che un veicolo spaziale può navigare autonomamente avendo come obiettivo un impatto cinetico su un asteroide bersaglio relativamente piccolo e che questa è una tecnica praticabile per deviare un asteroide veramente pericoloso, se mai ne verrà scoperto uno. DART raggiungerà il suo obiettivo il 26 settembre 2022.

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