Orsi bianchi e bruni sono molto più ‘parenti’ di quanto non si pensasse fino a questo momento e la loro storia è colma di interazioni, scambi e mescolanze genetiche. A questa conclusione è giunto uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, condotto dagli scienziati dell’Università di Buffalo College of Arts and Sciences, del National Laboratory of Genomics for Biodiversity (LANGEBIO), del Texas Tech University e dell’Università di Oulu, in Finlandia.
L’equipe di ricercatori, guidata da Charlotte Lindqvist, ha esaminato la storia delle relazioni tra l’orso polare e quello bruno. I ricercatori hanno analizzato il DNA ottenuto da 64 esemplari di orsi moderni. Allo stesso tempo, gli studiosi hanno ricostruito il genoma di un esemplare vissuto tra 115 a 130 mila anni fa nell’arcipelago norvegese delle Svalbard, grazie a un osso mascellare contenuto nel Museo di Storia naturale dell’Università di Oslo.
“La differenziazione di specie – commenta Lindqvist – può essere un processo disordinato. Negli orsi si ricalca in parte quanto avvenuto con l’evoluzione dell’uomo, per cui la divisione risulta in parte incompleta, con le diverse specie che potevano accoppiarsi tra loro“. I ricercatori hanno trovato prove del fatto che esemplari di orso bianco e bruno si siano incrociati diverse volte nel corso del tempo, con la direzione principale del flusso genico che muove dagli orsi bruni a quelli polari. A causa del riscaldamento climatico, commentano gli esperti, le probabilità di interazione tra orsi polari e orsi bruni aumentano significativamente, specialmente nelle zone in cui i loro areali si sovrappongono.
Questo lavoro suggerisce che esistono forme di ibridazione nel genoma dell’orso polare e in quello dell’orso bruno. “La genomica delle popolazioni – afferma Kalle Leppala, dell’Università di Oulu – è uno strumento sempre più potente per studiare l’evoluzione delle piante e degli animali e gli effetti dell’attività umana e dei cambiamenti climatici sulle specie in via di estinzione“. Secondo i ricercatori, orsi bruni e orsi polari avrebbero iniziato a differenziarsi e a diventare specie distinte tra 1,3 e 1,6 milioni di anni fa.
Gli scienziati hanno scoperto anche che poco dopo questa differenziazione, gli orsi polari hanno subito un drammatico declino. Insieme all’analisi del flusso genico, concludono gli autori, questi risultati forniscono nuove informazioni sulla storia evolutiva degli orsi polari e degli orsi bruni, che potrebbero essere cruciali in ottica di elaborazione di strategie di conservazione.