Andrà progressivamente incrementando l’attività temporalesca nel corso dei prossimi giorni. Come già ampiamente rilevato, un leggero decentramento più a Ovest dei massimi anticicloni, consentirà un modesto affievolimento della struttura di alta alle quote medio-alte troposferiche proprio in corrispondenza dell’Italia, con maggior penetrazione di correnti un po’ più fresche e più opportunità per instabilità convettiva diurna. La fase più propensa per un incremento di instabilità pomeridiana, benché in un contesto sempre di tempo estivo, ampiamente soleggiato e anche caldo, andrà tra giovedì 16 e venerdì 17 prossimi. Stando alle attuali dinamiche bariche, così come simulato nell’immagini in evidenza, le infiltrazioni di correnti fresche alle medie quote riguarderanno soprattutto i settori Alpini e poi quelli appenninici centro-meridionali.
Proprio su queste aree potrà progressivamente svilupparsi un attività temporalesca pomeridiana più diffusa che non nei giorni precedenti, come mostrato nella mappa precipitazione interna. I temporali potranno riguardare soprattutto i settori orientali laziali, diffusamente quelli interni abruzzesi, localmente anche quelli sud-occidentali delle Marche, quelli sud-orientali dell’Umbria e poi in maniera diffusa il Molise, la Lucania, anche l’Est Campania, localmente la Daunia pugliese e il Nord della Calabria. Altri temporali ricorrenti sui settori alpini e prealpini, soprattutto centro-orientali, in qualche caso anche verso le pianure piemontese più prossime alle Alpi. Infine, possibili temporali anche sul Nord Appennino, in particolare tra i rilievi emiliano-romagnoli e toscani, localmente anche verso quelli liguri interni orientali. Il tempo continuerà a mantenersi stabile e ampiamente soleggiato sul resto del paese in un contesto termico senza grosse variazioni un po’ sopra le medie tipiche del periodo, specie su aree tirreniche, al Nord e Sardegna, più in linea con le medie sul medio-basso Adriatico e al Sud, specie sui settori ionici.