Sono stati appena elaborati dal centro di calcolo europeo i primi dati relativi alla prima decade di luglio, il mese estivo per eccellenza. Precisiamo, come sempre, che si tratta di dati di tendenza solo meramente indicativi sulla possibile evoluzione di massima del tempo oltre i 15 giorni, non affatto efficaci per programmazioni. Ebbene, stando a queste prime elaborazioni, l’alta pressione sembrerebbe proporsi abbastanza sotto tono per la prima decade del prossimo mese. Come evidenziato nell’immagine barica media, i massimi anticicloni dovrebbero preferire i settori iberici, quindi occidentali del Mediterraneo, e mostrarsi decisamente più “fiacchi” in corrispondenza del Mediterraneo centrale e dell’Italia.
Per di più, i settori centro settentrionali del Mediterraneo e in parte anche orientali, verrebbero progressivamente interessati da un’azione moderatamente depressionaria legata a un flusso perturbato nord-europeo, con nucleo principale in prossimità dei settori baltici meridionali. Dunque, prospettive per una possibile fase di crisi estiva, nella prima parte del prossimo mese, con temperature sotto tono, senz’altro comunque calde, ma senza particolari eccessi e, soprattutto, con possibili, ricorrenti minacce temporalesche. Stando alle dinamiche attualmente prospettate nelle simulazioni, l’instabilità temporalesca riguarderebbe diffusamente le regioni settentrionali, anche quelle del medio-alto Adriatico e relative appenniniche; instabilità a fasi alterne, in forma più irregolare e più debole, sul resto del Centro, fino alla Campania, al Nord della Puglia, alla Lucania e al Nord della Calabria. I settori meno esposti all’instabilità sarebbero quelli ionici, le due Isole maggiori e diffusamente anche le coste del medio-basso Tirreno. Si tratta naturalmente di primi dati che necessitano di conferma nei nostri periodici aggiornamenti sul lungo periodo.