L’evoluzione per il corso di questa settimana si fa sempre più intrigante, secondo gli ultimi aggiornamenti modellistici. Era già stato in qualche modo prospettato un progressivo affievolimento dell’egemonia anticiclonica con l’avvento di correnti instabili nord-oceaniche e anche con apprezzabile calo delle temperature. Secondo gli ultimissimi dati, però, la rottura anticiclonica potrebbe essere addirittura drastica, per l’avvento sul nostro bacino di un nucleo perturbato di matrice nord-atlantica a tutte le quote, quindi con possibili innesco di un vortice depressionario dalla strutturazione quasi autunnale proprio in prossimità del Mediterraneo centrale.
La configurazione prospettata dalle ultime elaborazioni del modello europeo è quella rappresentata nell’immagine in evidenza la quale proporrebbe l’azione di un vortice depressionario abbastanza profondo con minimo collocato in prossimità del medio Adriatico. Un crescendo instabile si avrebbe già dalle prossime ore verso metà settimana, ma da giovedì il minimo depressionario si farebbe senz’altro più cattivo e, dunque, giungerebbero precipitazioni più estese sul territorio nazionale e anche più forti. Al momento ancora non si hanno elementi sufficienti per definire se il peggioramento possa essere a larga scala sul territorio nazionale, tuttavia dalle prime valutazioni sulla possibile traiettoria del sistema perturbato, sembrerebbe che le aree più interessate possano essere quelle centro-orientali del Nord, di più le regioni adriatiche e appenniniche relative, sino anche a buona parte del Sud peninsulare. Meno interessati potrebbero essere i settori centro-occidentali settentrionali, le aree tirreniche in genere, soprattutto le coste e le prime pianure a esse più vicine, e diffusamente le isole maggiori, specie la Sardegna, qualche pioggia invece potrebbe giungere fino al Nordest della Sicilia. Buona certezza anche in riferimento al sensibile calo termico atteso entro venerdì, con crollo anche di 7/8°C, se non oltre rispetto ai valori attuali, e temperature che per 36/48 ore potrebbero porsi anche sotto media, in particolare sulle regioni adriatiche. Maggiori dettagli sul peggioramento atteso verso metà settimana nei nostri quotidiani aggiornamenti.