L’emergenza siccità in Piemonte diventa sempre più grave: per il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, “la situazione è critica, non va sottovalutata soprattutto nelle parti montane e pedemontane del territorio perché l’assenza di precipitazioni ha di fatto svuotato i serbatoi idrici che vengono normalmente utilizzati nell’imminenza della partenza della stagione irrigua e questo è oggettivamente preoccupante,” ha dichiarato il primo cittadino a RaiNews 24, evidenziando che “nei giorni scorsi il gestore del servizio idrico integrato ha richiesto a circa 80 sindaci della città metropolitana di emettere ordinanze sul razionamento dell’acqua potabili per usi impropri, come l’irrigazione dei giardini, le piscine, il lavaggio delle auto“. “Il rischio c’è non va detto il contrario“, ha aggiunto Lo Russo sull’eventualità di dover chiedere nelle prossime settimane lo stato di calamità. “Al momento la situazione è sotto controllo, queste misure aiuteranno ma è ovvio che dobbiamo metterci in cautela e sicurezza qualora, come pare, questo periodo di siccità continui“, ha proseguito, precisando che al momento “non ci sono criticità particolari per la città di Torino che ha un approvvigionamento idrico che non deriva da acque superficiali ma da acque sotterranee che hanno tempi di ricarica più lunghi che consentono di essere un po’ più tranquilli ma è chiaro che dipenderà tantissimo quanto durerà questo periodo“.
“Ci stiamo rendendo conto di quanto sia importante questo bene prezioso che è l’acqua e di quanto sia importante anche la programmazione degli interventi, come gli invasi, le opere di mitigazione, di stoccaggio e di accumulo che devono essere messe in campo. Un po’ è stato fatto dopo la grande siccità del 2003 che mise in crisi tutto il bacino padano, credo che sia utile immaginare ulteriori interventi,” ha affermato Lo Russo, intervenendo a RaiNews24. “C’è un cambio culturale da mettere in campo per quanto riguarda gli usi massivi delle risorse idriche, in particolar modo a scopi irrigui, oggi abbiamo nel bacino padano colture che sono estremamente idro richiedenti, hanno bisogno di tanta acqua, abbiamo situazioni in cui lo spreco idrico è molto forte e c’è un tema di investimento importante per quanto riguarda le reti di distribuzione, il riciclo delle acque e le tecniche di depurazione e reimmissione dentro i circuiti di acqua depurata“. “Questi problemi – ha spiegato Lo Russo – nel mondo vengono affrontati con tecnologie che aiutano soprattutto nei paesi dove la scarsità d’acqua non è eccezione come quest’anno nel nostro caso ma è la norma. E’ chiaro che concepire l’acqua come un bene primario e non guardarlo come qualcosa che c’è può aiutare anche nella scelta degli investimenti. E sicuramente quelli infrastrutturali sono i primi che devono essere messi in lista di priorità,” ha concluso il sindaco.