Siccità: “Tevere come una palude”, la Lombardia rigetta la richiesta di riduzione dei prelievi idrici

Siccità in Italia: "in alcuni punti, il Tevere scorre molto basso, anche di un metro e mezzo sotto i livelli medi"
MeteoWeb

Il Premier Draghi ha annunciato che lunedì 4 luglio, il governo approvera’ i piani di emergenza delle regioni per quanto riguarda il problema siccità. Come comunicato da ANBI nel suo ultimo bollettino, ora l’”epicentro della grande sete si sposta al Centro Italia”. 

E anche la situazione del Tevere, il primo fiume dell’Italia centrale e il terzo fiume nazionale per lunghezza e trasporto, è grave. “La situazione e’ molto pesante. Il Tevere a tratti sembra paludoso, con l’acqua ferma, ha il minimo deflusso vitale che gli consente la diga di Corbara e in alcuni punti scorre molto basso, anche di un metro e mezzo sotto i livelli medi“, ha detto all’Ansa, Erasmo D’Angelis, segretario generale de l’Autorita’ di bacino del Tevere. “La situazione va peggiorando ma non abbiamo ancora criticita’ per quanto riguarda l’approvvigionamento idropotabile. Non siamo ancora sul livello di guardia ma la situazione peggiora: calano i livelli dei fiumi”, continua De Angelis che sottolinea come anche “gli altri fiumi sono tutti sotto i livelli medi” rispetto “alla siccita’ del 2017″. “La stessa cosa vale per i laghi e visto che all’orizzonte abbiamo altri 10 giorni di caldo estremo, con temperature in risalita, abbiamo evidenti situazioni di rischio“, ha ribadito, aggiungendo che l’Autorita’ monitorera’ “costantemente” e fara’ le verifiche “giorno per giorno”. 

In Lombardia scorte idriche in costante diminuzione  

Il ‘tavolo regionale per l’utilizzo idrico in agricoltura’, riconvocato oggi con urgenza, ha confermato – fa sapere Palazzo Lombardia in una nota – la persistenza di una situazione di ‘severità idrica elevata’ (rossa) su tutto il territorio regionale e una situazione delle scorte idriche in costante diminuzione. Tutti i componenti del tavolo hanno inoltre rigettato la richiesta dell’autorità di bacino distrettuale del fiume Po di ridurre ulteriormente del 30% i prelievi idrici a sostegno del sistema irriguo lombardo, perché – si legge nella nota – “vanificherebbe gli sforzi messi in atto per salvare il primo raccolto, senza comunque risolvere il problema del cuneo salino”.  

“I rilasci verso il Po – spiega Massimo Sertori, assessore a Enti Locali, Montagna e Piccoli Comuni – devono essere compensati da rilasci dagli invasi alpini necessari per garantire l’irrigazione alla Lombardia, altrimenti rischiamo un sacrificio che non risolve il problema del Po e in più compromette ulteriormente la tenuta delle nostre aziende agricole”. “Regione Lombardia – sottolinea Sertori – ha promosso e intrapreso ogni azione e sforzo possibile per fronteggiare questa situazione grave ed eccezionale, cercando di utilizzare nel migliore modo possibile le scarse risorse idriche a disposizione e favorendo il comparto agricolo già messo a dura prova da questa siccità”. “È massimo – conclude l’assessore – l’impegno degli operatori idroelettrici nel garantire rilasci di acqua dagli invasi montani a beneficio dei bacini di Adda, Oglio, Brembo e Serio e Regione Lombardia porterà avanti ulteriori interlocuzioni con gli attori italiani ed elvetici, al fine di proseguire con ulteriori rilasci di risorsa idrica, compatibilmente con le esigenze della tenuta del sistema elettrico nazionale e locale“.  

Webuild propone desalinizzatori per acqua dal mare  

Webuild propone un progetto volto a trovare una soluzione definitiva alla scarsita’ di acqua. Il gruppo sta elaborando un progetto, che a breve sara’ presentato a governo e istituzioni, con soluzioni concrete attraverso la costruzione di desalinizzatori che producono acqua potabile dall’acqua del mare.  

“La nostra controllata Fisia ha gia’ realizzato la maggior parte degli impianti di dissalazione in funzione nel Medio Oriente, rendendo possibile la vita in citta’ strappate al deserto come Abu Dhabi o in citta’ ad alto consumo di acqua come Dubai“, sottolinea Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild. “Contando sulla enorme esperienza mondiale del Gruppo sull’acqua sul suo intero ciclo di produzione, inclusa la tecnica della dissalazione, vogliamo promuovere un progetto integrato che permetta al Paese di risolvere questo problema endemico che sta peggiorando sempre piu’“, ha sottolineato Salini, preannunciando il progetto ‘Acqua per la Vita’.  

La carenza idrica in Italia e’ un fenomeno storico e non solo momentaneo legato al cambiamento climatico. E’ necessario un intervento immediato e strutturale per risolvere una volta per tutte lo stato di profonda crisi idrica del Paese, approfittando del momentum positivo per la realizzazione di infrastrutture e dell’esperienza di soggetti istituzionali ed imprenditoriali, che insieme si possono mettere a disposizione del Paese e degli italiani per fornire soluzioni al problema, anche facendo ricorso a risorse del PNRR”, ha aggiunto. 

In una nota Webuild ricorda la mancanza di piogge, ma anche le infrastrutture non adeguate: in Italia oltre alla ridotta produzione di acqua e alla ridotta dimensione di pochi impianti di desalinizzazione, si aggiunge la cronica mancanza di manutenzione degli impianti di distribuzione e quasi 1 miliardo di metri cubi d’acqua potabile viene sprecato ogni anno, piu’ di 1/3 di tutta l’acqua a disposizione. Le prime 7 regioni per irregolarita’ nell’approvvigionamento idrico (percentuale di famiglie che dichiarano assenza di acqua) risultano Calabria (39%), Sicilia (22%), Abruzzo (17%), Campania (16%), Molise (15%), Sardegna (13%), Lazio (12%).  

Con Fisia Italimpianti, Webuild e’ leader mondiale nella progettazione sostenibile e nella realizzazione di impianti per il trattamento delle acque e per la dissalazione, con una produzione pari a 6.000.000 m3/giorno di acqua trattata, che soddisfa ogni giorno le esigenze di 20 milioni di persone nel mondo. Il gruppo italiano ha fra l’altro realizzato un impianto in Nevada nel 2016, per dissetare la citta’ di Las Vegas: il tunnel idraulico di Lake Mead garantisce oggi la fornitura di acqua potabile a quasi 2 milioni di residenti nella citta’ americana e nelle aree circostanti, attraverso un articolato sistema di prelievo e trasporto delle acque del lago.  

 

Condividi