La Sicilia dei tesori nascosti ‘restituisce’ uno stampo di Persefone del V secolo

Lo stampo di Persefone è stato rinvenuto da Francesco Lauricella, magistrato in pensione del Tribunale di Caltanissetta, appassionato di storia antica e archeologia
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Una giovane donna che indossa un chitone, ovvero una tunica, un himation, ovvero il mantello, e ha i capelli raccolti in trecce sul petto. Si tratta, molto probabilmente, di Persefone-Kore (per i romani Proserpina) ed è la figura della mitologia greca ritratta in uno stampo di terracotta databile tra la fine del VI secolo e gli inizi del V secolo a.C. e rinvenuto nella zona archeologica di Gibil Gabib, in provincia di Caltanissetta, nell’entroterra siciliano.

A rinvenire lo stampo è stato Francesco Lauricella, magistrato in pensione del Tribunale di Caltanissetta, appassionato di storia antica e archeologia, che lo ha consegnato alla soprintendente dei Beni culturali di Caltanissetta, Daniela Vullo. L’immagine, che sulla parte posteriore non è rifinita, è alta 9 cm circa e larga 4.5 cm circa.

Il reperto, spiegano gli esperti, si inserisce nella tradizione coroplastica geloa-akragantina. Il suo ritrovamento è particolarmente significativo in quanto attesta la produzione in loco, in serie, di manufatti fittili connessi al culto di Demetra-Kore. Il bene, dopo le operazioni di schedatura e inventariazione, sarà esposto nel Museo archeologico di Caltanissetta, dove si trovano altri reperti provenienti dal sito archeologico demaniale di Gibil Gabib. Per l’Assessore re­gio­na­le dei Beni cul­tu­ra­li e del­l’I­den­ti­tà si­ci­lia­na, Alberto Samonà, si tratta di “un importante ritrovamento ancora più prezioso perché frutto della collaborazione responsabile dei privati cittadini”.

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