La NASA lancerà 3 missioni suborbitali dalla base spaziale australiana di Arnhem nel Territorio del Nord, nella sua prima missione da una base commerciale fuori dagli Stati Uniti. E’ anche la prima in Australia in questo secolo: l’agenzia ha lanciato razzi dal Paese l’ultima volta nel 1995 dalla base segreta dell’Aeronautica Woomeraa. I tre razzi trasporteranno strumenti per condurre ricerche in ambiti come la luce a raggi X prodotta dai gas che riempiono lo spazio fra stelle, e l’influenza della luce stellare sulla capacità di un pianeta a sostenere la vita.
Circa 75 persone della NASA si recheranno in Australia per i lanci, che inizieranno il 26 giugno nello Arnhem Space Centre, gestito dall’Equatorial Launch Australia.
L’Arnhem Space Center è di proprietà e gestito da un operatore commerciale, Equatorial Launch Australia: sorge sul territorio del popolo Gumatj, che è stato consultato nell’ambito del processo di approvazione del lancio.
Negli ultimi anni, l’interesse dell’Australia per la scienza spaziale si è rinvigorito. Il Paese ha anche firmato gli Artemis Accords, unendosi al programma che intende per riportare gli esseri umani sulla Luna e su Marte. Gli Accordi sono stati sviluppati dalla NASA come “una visione condivisa di principi, fondati nel Trattato sullo Spazio esterno del 1967, per creare un ambiente sicuro e trasparente che faciliti l’esplorazione, la scienza e le attività commerciali per il divertimento di tutta l’umanità“.
Enrico Palermo, a capo dell’Agenzia spaziale australiana, ha affermato che il lancio nel Territorio del Nord “rafforzerà ulteriormente la nostra reputazione di nazione con cui i player spaziali globali vogliono fare affari“.