Superbonus 110%, verso lo stop del governo

Il governo non sarebbe intenzionato a mettere a disposizione ulteriori risorse
MeteoWeb

Il governo verso lo stop a qualsiasi proroga delle misure del Superbonus: è quanto emerso dalla riunione di maggioranza alla Camera sul dl Aiuti che dovrebbe approdare in aula domani. L’esecutivo non sarebbe intenzionato a mettere a disposizione ulteriori risorse, ma potrebbe valutare l’ipotesi di allargare le maglie del meccanismo delle cessioni, ampliandolo ad altri soggetti oltre alle banche, con la sola esclusione delle persone fisiche.

Il Superbonus è stato fondamentale per la ripresa della nostra economia dopo il Covid: sarebbe sbagliatissimo non prorogarlo. Piuttosto bisogna sciogliere al più presto il nodo della cessione del credito perché sono migliaia le piccole e medie aziende che sarebbero altrimenti a rischio di chiusura“, ha dichiarato il capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

Superbonus, no del governo alle proroghe. Le filiere: “sbloccare le cessioni”

Con il “no” alle proroghe al Superbonus al 110%, il governo crea malcontento tra gli operatori. Ieri il Cna in un incontro con il Ministro dell’Economia Daniele Franco ha espresso preoccupazione per decine di migliaia di imprese della filiera delle costruzioni che non riescono a cedere i crediti legati al bonus, spesso a fronte di lavori già eseguiti. Alla Camera, nell’ambito del Dl Aiuti, il ministero ha bocciato di fatto tutte le proposte di allungamento dei termini. Il M5S ha già espresso la sua netta contrarietà e oggi intervengono anche le associazioni di categoria. “E’ necessario sbloccare le cessioni dei crediti e prorogare di sei mesi i cantieri del Superbonus già attivi sulle unità familiari“, sostengono i presidenti delle associazioni della filiera termoidraulica, dalla fabbricazione e distribuzione alla progettazione fino alla costruzione e installazione di impianti (AiCARR, ANGAISA, ASSISTAL, Assoclima, Assotermica, CNA Installazione Impianti, Confartigianato). “Per l’importanza che i bonus stanno avendo nel percorso di riqualificazione del parco immobiliare esistente, è necessario ed urgente intervenire per lo sblocco delle cessioni dei crediti generati dai bonus fiscali che, diversamente, rischia di compromettere la sopravvivenza delle imprese. Le continue comunicazioni di stop all’acquisto dei crediti da parte degli istituti bancari hanno finito per paralizzare il settore e vanificare gli effetti positivi finora registrati, con migliaia di imprese che finanziariamente verranno spazzate via“. Le conseguenze per il settore “saranno drammatiche, per le imprese che non riusciranno a monetizzare i bonus acquisiti, per i livelli occupazionali del settore che diminuiranno drasticamente e per la strategia di riqualificazione del parco immobiliare che verrà fortemente compromessa“.

Condividi