Caro carburanti: gli USA considerano la limitazione dell’export di raffinati

La discussione arriva mentre la Casa Bianca prende in considerazione una serie di opzioni per domare i prezzi della benzina, che hanno superato i 5 dollari al gallone
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I massimi funzionari dell’amministrazione Biden stanno valutando di limitare le esportazioni di carburante mentre la Casa Bianca lotta per contenere i prezzi della benzina che hanno superato i 5 dollari per gallone. 

Le discussioni sul limite alle esportazioni di benzina e diesel sono cresciute negli ultimi giorni, mentre il Presidente Joe Biden ha intensificato le sue critiche all’aumento dei profitti delle compagnie petrolifere, hanno affermato persone che hanno familiarità con la questione rimaste anonime, secondo quanto riporta Bloomberg. 

I limiti in esame non prevedrebbero un divieto totale delle vendite all’estero di prodotti petroliferi, con le esportazioni di benzina che sono state in media di 755.000 barili al giorno quest’anno, secondo la US Energy Information Administration. Si tratta di un aumento rispetto ai 681.000 barili al giorno nello stesso periodo del 2021. 

La discussione arriva mentre i funzionari della Casa Bianca prendono in considerazione una serie di opzioni per domare i prezzi della benzina che rappresentano un rischio politico crescente per Biden e i Democratici che lottano per mantenere il controllo della Camera e del Senato durante le elezioni di novembre. L’addetto stampa della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha dichiarato che il Presidente è disposto a utilizzare i poteri di emergenza in tempo di guerra ai sensi del Defense Production Act per “ridurre i costi alla pompa”. 

Un divieto di esportazione potrebbe entrare in conflitto con altre priorità geopolitiche. Biden ha ripetutamente sottolineato l’impegno degli Stati Uniti a garantire che gli alleati europei dispongano di forniture energetiche sufficienti durante la guerra in Ucraina. Le restrizioni statunitensi sulle esportazioni di diesel in Europa potrebbero creare nuovi attriti con gli alleati all’estero mentre questi si allontanano dalle forniture russe.  

Gli analisti hanno affermato, tuttavia, che è improbabile che imporre limiti all’esportazione riduca il prezzo della benzina a lungo termine. Il segretario all’energia Jennifer Granholm incontrerà le raffinerie di petrolio per discutere della questione il 23 giugno.  

Altre azioni che sono state discusse nelle ultime settimane includono rimuovere la benzina dalle norme anti-smog che richiedono carburante a bassa volatilità in estate. Il cambiamento potrebbe ridurre i costi consentendo ai miscelatori di carburante di miscelare butano a basso costo. 

I raffinatori si sono opposti ai controlli sulle esportazioni, insistendo sul fatto che c’è una disconnessione tra il desiderio del Presidente di aumentare la capacità di raffinazione degli Stati Uniti e il taglio delle vendite all’estero che giustificano gli investimenti. I principali gruppi commerciali di petrolio hanno anche affermato che le recenti riduzioni della capacità di raffinazione sono state alimentate dalle politiche dell’amministrazione Biden progettate per limitare la domanda di benzina e per la transizione dai combustibili fossili. 

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