Vaiolo delle scimmie, Ema: “aumenteranno casi ma non è emergenza sanitaria”

Secondo l'Ema, quella del vaiolo delle scimmie non è al momento "un'emergenza di salute pubblica e l'attenzione dovrebbe rimanere sull'identificazione, il monitoraggio e la gestione dei nuovi casi"
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Il virus del Vaiolo delle scimmie “ha differenze significative con il Covid, a partire dal fatto che non si trasmette facilmente tra gli esseri umani; è probabile un aumento dei casi ma attualmente non c’è una emergenza sanitaria“. Lo ha detto Marco Cavaleri, responsabile della strategia vaccini dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema). “Al momento non si tratta di un’emergenza di salute pubblica e l’attenzione dovrebbe rimanere sull’identificazione, il monitoraggio e la gestione dei nuovi casi“, ha concluso Cavaleri.

Possibile uso del vaccino anti-vaiolo Imvanex

Anche vaccino Imvanex è autorizzato per proteggere gli adulti dal Vaiolo, i dati mostrano che è  efficace anche per proteggere dal Vaiolo delle scimmie” e in generale “vaccini contro il Vaiolo possono prevenire anche il Vaiolo delle scimmie“. Lo ha dichiarato Marco Cavaleri, capo della strategia vaccinale dell’Ema, nella conferenza stampa dell’Agenzia Ue. “Imvanex può essere usato per un programma di ri-vaccinazione, una strategia usata per controllare la diffusione di malattie come il Vaiolo o l’ebola” e che prevede “la vaccinazione della cerchia di persone intorno a ogni individuo infettato per bloccare la diffusione della malattia“, ha aggiunto Cavaleri.

Primo caso a Modena

E’ stato identificato a Modena il primo caso di Monkeypox (il Vaiolo delle scimmie). Si tratta di un cittadino 21enne italiano residente in provincia di Modena presentatosi ieri pomeriggio al Policlinico. L’uomo è tornato da un viaggio dalle isole Canarie due settimane fa; con ogni probabilità è lì che è stato contagiato. Il giovane è stato sottoposto al tampone previsto in questi casi (si analizza un campione del liquido contenuto in una vescicola). Il test virologico effettuato dal CRREM, laboratorio di riferimento regionale per le emergenze microbiologiche del Policlinico di Sant’Orsola di Bologna ha confermato l’ipotesi clinica: il paziente è risultato positivo al MPXV, il Monkeypox virus.I l 21enne è attualmente in isolamento a domicilio ed è in buone condizioni di salute. ”Alla conferma della positività è subito scattata l’indagine epidemiologica per individuare eventuali contatti a rischio e adottare tutte le misure preventive previste in questi casi”, dichiara il Direttore del Dipartimento di Salute Pubblica dell’Azienda USL di Modena, Davide Ferrari.

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