Vaiolo delle scimmie, OMS: “780 casi in 27 Paesi non endemici”

L'OMS segnala che al 2 giugno 2022, non ci sono stati decessi associati all'attuale epidemia di vaiolo delle scimmie in Paesi non endemici
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Nel periodo compreso tra il 13 maggio e il 2 giugno sono stati confermati in laboratorio 780 casi di vaiolo delle scimmie, identificati in 27 Paesi dove la malattia non è endemica. Ciò rappresenta un aumento di 523 casi confermati in laboratorio (+203%) rispetto al report del 29 maggio, quando erano stati segnalati un totale di 257 casi. Lo riferisce l’OMS segnalando che al 2 giugno 2022, non ci sono stati decessi associati all’attuale epidemia di vaiolo delle scimmie in Paesi non endemici, tuttavia, casi e decessi continuano a essere segnalati da Paesi endemici.

Le indagini epidemiologiche sono in corso. Molti dei casi descritti presentano lesioni genitali e perianali, febbre, linfonodi ingrossati e dolore durante la deglutizione. La maggior parte dei casi segnalati finora è stata presentata attraverso servizi di salute sessuale o altri servizi sanitari in strutture sanitarie primarie o secondarie e ha coinvolto principalmente, ma non esclusivamente, uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM). La maggior parte dei casi confermati con una storia di viaggio ha riferito di viaggi in Paesi in Europa e Nord America, piuttosto che nell’Africa occidentale o centrale dove il virus del vaiolo delle scimmie è endemico.

I Paesi endemici del vaiolo delle scimmie sono Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Gabon, Ghana, identificato solo negli animali, Costa d’Avorio, Liberia, Nigeria, Repubblica del Congo e Sierra Leone. In questi Stati sono 44 i casi confermati, 1.408 quelli sospetti e 66 i decessi.

La conferma del vaiolo delle scimmie in persone che non hanno viaggiato in un’area endemica è atipica – sottolineano i ricercatori ONU – e anche un solo caso di vaiolo delle scimmie in un Paese non endemico è considerato un focolaio. Gli Stati membri segnalano anche un numero limitato di casi in viaggiatori provenienti dalla Nigeria. L’apparizione improvvisa e inaspettata del vaiolo delle scimmie contemporaneamente in diversi Paesi non endemici suggerisce, sottolinea l’OMS, che potrebbe esserci stata una trasmissione non rilevata per un periodo di tempo sconosciuto seguito da recenti eventi dell’amplificatore.

L’OMS valuta il rischio a livello globale come moderato, considerando che questa è la prima volta che molti casi e cluster di vaiolo delle scimmie vengono segnalati contemporaneamente in Paesi non endemici ed endemici in aree geografiche dell’OMS ampiamente disparate.

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