Vaiolo delle scimmie, Oms: “triste parlarne solo ora, in Africa 1400 casi nel 2022”

Il Vaiolo delle scimmie circola da decenni. L'Oms l'ha inserito nell'elenco delle malattie prioritarie che meritano attenzione sul fronte della sorveglianza, ricerca e sviluppo per molti anni
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E’ triste che ci voglia un’epidemia globale per attirare l’attenzione su coloro che soffrono di vaiolo delle scimmie in 7 Paesi africani”. E’ questa l’amara riflessione amara che Rosamund Lewis, responsabile tecnico del virus del vaiolo delle Scimmie nel Programma per le emergenze sanitarie dell’Oms, ha affidato a Twitter. A questa opinione ha fatto eco la collega Maria Van Kerkhove, esperta dell’Organizzazione mondiale della Sanità, che si occupa di malattie emergenti e zoonosi ed è Technical lead per Covid-19. “Concordo, siamo onesti. Monkeypox circola da decenni – scrive sempre su Twitter Van Kerkhove – L’Oms l’ha inserito nell’elenco delle malattie prioritarie che meritano attenzione sul fronte della sorveglianza, ricerca e sviluppo per molti anni. Il fatto che a livello globale si presti attenzione a tutto questo ora è importante, ma è una triste realtà del mondo in cui viviamo“, osserva.

Ma non solo. A dimostrazione dello squilibrio che esiste nell’attenzione globale verso certi temi, Lewis ha postato anche gli ultimi dati sul vaiolo delle scimmie nella regione africana, comunicati dall’Ufficio regionale dell’Oms: 7 Paesi hanno insieme un bilancio di quasi 1.400 casi registrati fino a questo momento nel 2022. Il virus, in compenso, non si è diffuso in nuovi Paesi non endemici dell’area. Nel resto del mondo, invece, il bilancio secondo l’aggiornamento di oggi è di oltre 550 casi. “Fermiamo l’epidemia – esorta Lewis – e investiamo in diagnostica e cure dove può fare la differenza“.

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