In Valle d’Aosta, in 22 anni si sono persi 32 ghiacciai, ovvero il 22% della superficie glaciale regionale. Una perdita media di 1,5 chilometri quadrati all’anno. Lo rivela il report “SottoZero 2022”, elaborato dalla cabina di regia dei ghiacciai valdostani a partire dai dati raccolti nel 2021, e pubblicato sul sito dell’Arpa della Valle d’Aosta. Il documento – che analizza lo stato evolutivo della criosfera, la parte di superficie terrestre in cui l’acqua si trova allo stato solido – è frutto degli studi e dei monitoraggi svolti ogni anno dai diversi enti che compongono la cabina di regia, capitanata dalla Regione Valle d’Aosta. I dati raccolti nell’ultimo anno idrologico sono confrontati con i valori medi del lungo periodo.
Secondo quanto riportato nel rapporto, nel 2021 le fronti dei ghiacciai osservati si sono ritirate mediamente di 13 metri (il valore medio nel periodo 2001-2020 è di 21 metri all’anno). Per gli autori del report, si tratta di “un altro anno negativo, seppur meno sfavorevole degli anni precedenti”.
Per quanto riguarda il permafrost, i dati rilevati ai 3.100 metri del colle superiore delle Cime Bianche rivelano che il suolo ad alta quota, la scorsa estate, si è scongelato fino ad una profondità di 6 metri, il 19% in più della media. Nel 2021, lo snow water equivalent, l’indice che descrive il quantitativo di acqua contenuto nella neve, rilevato nel giorno di massimo accumulo stagionale, si attestava sugli 870 milioni di metri cubi, vale a dire il 23% in meno rispetto alla media del periodo 2001-2020.
Lo scorso anno è stato anche più caldo di 0,2°C rispetto alla media del periodo 2002-2020, con un’estate che ha superato di 0,6°C la temperatura media riscontrata negli ultimi 19 anni. Riguardo alle precipitazioni, nell’anno appena trascorso si sono registrati il 12% in meno di pioggia e neve e il 13% in meno di accumuli di neve fresca rispetto al valore medio del periodo 2002-2020.