Archeologia: rinvenuto carico di nave romana di 2000 anni fa nel mare di Taranto

Il carico della nave è costituito da diverse centinaia di tegole e di oggetti, presumibilmente adibiti alla ristrutturazione di qualche villa costiera, e si trovano attualmente sotto la sabbia ed incastrati tra le rocce
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I fondali della Puglia restituiscono nuovamente antichi reperti archeologici. Nel mare di Taranto, a Leporano, è stato identificato e ritrovato il sito di affondamento di una nave romana. Il carico apparteneva ad una nave naufragata circa duemila anni fa. I dati raccolti attraverso foto, video e misurazioni sono stati visionati dallo studioso di archeologia subacquea, Mario Lazzarini, che ha confermato a Fabio Matacchiera, il sommozzatore che ha individuato il sito e non nuovo a scoperte del genere, la tesi dell'affondamento di una nave riconducibile al periodo romano imperiale, tra il I e il IV secolo dopo Cristo.

Il carico della nave – si spiega – è costituito da diverse centinaia di tegole e di oggetti, presumibilmente adibiti alla ristrutturazione di qualche villa costiera, e si trovano attualmente sotto la sabbia ed incastrati tra le rocce. Il materiale localizzato, per forma e qualità, confermerebbe quella datazione, cosi' come la confermerebbe anche la tipologia di ancora in ferro ritrovata nello stesso sito da Matacchiera. L'ancora presenta una frattura del fuso a testimonianza che la nave (forse di 15 metri), prima di affondare, era in grossa difficoltà a causa di una violenta mareggiata che la spingeva verso costa. La documentazione acquisita è stata inviata al Barbara Davidde della Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo.

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