Allarme collisione in orbita: Swarm schiva impatto con un detrito mentre fugge per evitare l’ira del Sole

Swarm dell'ESA ha schivato un pezzo di spazzatura spaziale avvistato poche ore prima di una potenziale collisione
MeteoWeb

Alta tensione al centro di controllo di missione dell'ESA: un satellite dell'Agenzia Spaziale Europea ha schivato un misterioso pezzo di spazzatura spaziale avvistato poche ore prima di una potenziale collisione. "Swarm", però, a quel punto, non era ancora al sicuro: è stata necessaria in una rapida riprogrammazione, dato che la violenta attività solare correlata all'intenso ciclo solare deforma l'atmosfera terrestre e minacciava di trascinarlo fuori dall'orbita.

Cosa è accaduto

Il detrito è stato aggirato dal satellite Swarm, la missione dell'ESA che intende svelare i misteri del campo magnetico terrestre. È composta da tre satelliti, A, B e C, informalmente noti come Alpha, Bravo e Charlie.

Un piccolo pezzo di spazzatura spaziale, di fabbricazione umana, che orbitava attorno al nostro pianeta, è stato rilevato mentre sfrecciava verso Alpha alle 16 ora italiana del 30 giugno. Una potenziale collisione è stata prevista solo 8 ore dopo, poco dopo la mezzanotte. Il rischio di impatto era abbastanza alto da costringere Alpha a togliersi di mezzo, e in fretta.

C'è spazzatura nello Spazio?

Parecchia: vecchi satelliti, parti di razzi e piccoli pezzi di detriti derivanti da precedenti collisioni e frammentazioni caotiche. Ogni piccolo elemento può causare seri danni ai satelliti, quelli più grandi possono distruggerli e creare una grande quantità di nuovi detriti, ha spiegato l'Agenzia.

Un evento raro?

Ciascuno dei satelliti ESA deve eseguire in media due manovre evasive ogni anno, e questo non include tutti gli avvisi che ricevono che non richiedono un'azione evasiva.

Qual è il problema?

L'esecuzione di un'azione evasiva, nota come "collision avoidance manoeuvre", richiede molta pianificazione. È necessario controllare che il satellite non venga spostato in una nuova orbita che lo espone al rischio di altre collisioni ed è necessario calcolare come tornare all'orbita originale usando meno carburante e perdendo il minor numero possibile di dati scientifici.

Lo Space Debris Office dell'ESA analizza i dati dello US Space Surveillance Network e segnala una potenziale collisione ai team Flight Control e Flight Dynamics dell'ESA, di solito più di 24 ore prima che il detrito si avvicini al satellite.

In questo caso, ci sono state solo 8 ore di preavviso.

Inoltre, l'avviso significava che il team Swarm improvvisamente si è trovato innanzi a una doppia corsa contro il tempo. Un'altra manovra era prevista poche ore dopo la potenziale collisione e doveva essere annullata per dare ad Alpha abbastanza tempo per evitare i detriti. Quella manovra era anche molto sensibile al fattore tempo e doveva essere interamente riprogrammata, ricalcolata ed eseguita entro un giorno.

Qual è stata l'altra manovra?

Alpha e Charlie hanno dovuto effettuare manovre sfuggire al Sole. Entrambi i satelliti dovevano effettuare 25 manovre in un periodo di 10 settimane per raggiungere le loro nuove orbite, più alte. Una delle manovre di Alpha era precedentemente pianificata solo poche ore dopo la possibile collisione.

Il Sole e i satelliti

Il Sole sta entrando in una parte molto attiva del suo ciclo solare proprio ora. Questa attività sta aumentando la densità dell'atmosfera superiore della Terra. I satelliti attraversano l'aria "più densa", rallentandoli, e ciò necessita l'utilizzo di più carburante (già limitato) per rimanere in orbita. Alpha e Charlie si stavano spostando in quel periodo in una parte meno densa dell'atmosfera dove potevano rimanere in orbita e raccogliere dati scientifici, si spera per molti altri anni ed estensioni della missione.

Cosa sarebbe successo senza questa manovra?

Alpha si sarebbe spostato verso Charlie e le orbite dei due satelliti si sarebbero presto incrociate. Ciò avrebbe avuto conseguenze sull'intera missione Swarm, limitando la sua capacità di effettuare osservazioni fino a un nuovo riallineamento con un'altra serie di manovre, ha spiegato l'ESA.

Swarm è al sicuro adesso

Il team Swarm ha lavorato con un tempo di reazione eccezionale. Lavorando insieme al team Flight Dynamics al mission control dell'ESA, hanno pianificato ed eseguito l'azione evasiva in sole 4 ore, poi hanno riprogrammato ed eseguito l'altra manovra entro 24 ore.

Alpha è ora al sicuro dal rischio collisione con quel detrito e ha completato la sua scalata verso cieli più sicuri insieme a Charlie. Ci sono però molti detriti là fuori, e quanto accaduto mostra con quanto poco preavviso possano minacciare un satellite.

In che modo i team ESA gestiscono questi eventi?

ESA gestisce questo tipo di eventi con nuova tecnologia, comportamento più sostenibile e prendendo molto sul serio la responsabilità sui detriti spaziali. L'ESA sta costruendo una nuova tecnologia per tracciare più detriti, sviluppando nuovi strumenti computazionali che aiuteranno a pianificare ed eseguire manovre evasive e lavorando su linee guida che limitino la quantità di nuova spazzatura spaziale. L'ESA sta anche lavorando su metodi per afferrare pezzi di detriti più grandi e rimuoverli dall'orbita usando un "artiglio spaziale".

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