La Germania teme il taglio del gas russo: non escluso il razionamento delle docce

In caso di "una grave carenza di gas, l'acqua calda potrebbe essere resa disponibile solo in determinate ore del giorno": è la misura estrema ipotizzata dal senatore Jens Kerstan
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La Germania e’ sempre piu’ preoccupata per il gas, anche alla luce dell’annuncio di Nord Stream di chiudere i rubinetti per dieci giorni per manutenzione a luglio. Al punto che il senatore Jens Kerstan ha ipotizzato una misura estrema: la possibilità di razionare le docce nel caso di una grave interruzione dell’approvvigionamento. Kerstan – riporta Welt – ha detto che in caso di “una grave carenza di gas, l’acqua calda potrebbe essere resa disponibile solo in determinate ore del giorno”, invitando i tedeschi e le imprese a ridurre i consumi energetici per aiutare il governo a riempire le capacita’ di stoccaggio prima della stagione invernale. 

Il rischio di un taglio permanente del gas in arrivo dalla Russia – riportano i media tedeschi – e’ stato ribadito anche da Klaus Mueller, responsabile dell’Agenzia delle reti tedesche, che sovrintende alle forniture energetiche.  

Intanto la Germania ha preso in affitto quattro terminali offshore per il GNL per ridurre la dipendenza del Paese dal gas russo e consentire gli approvvigionamenti da altri Paesi. Berlino prevede di mettere in funzione due nuovi terminali entro la fine dell’anno o l’inizio del 2023, secondo quanto annunciato dal Ministro dell’Economia Robert Habeck in un’intervista al quotidiano Welt. “Due navi sono gia’ disponibili quest’anno e saranno schierate a Wilhelmshaven e Brunsbuttel” tra fine anno e l’inizio del 2023, ha affermato Habeck, confermando che lo sforzo per ridurre la dipendenza da Mosca procede ad un ritmo che non è “mai stato visto prima in Germania“.  

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