Incendio Carso, il fronte si allarga: brucia il cimitero di Jamiano, evacuati cinque villaggi in Slovenia | VIDEO

"Oltre 300 persone sfollate", alcune case "danneggiate, ma integre," e il cimitero della frazione di Jamiano distrutto, in quanto "investito dal fuoco": l'incendio sul Carso continua a provocare paura e devastazione
MeteoWeb

Oltre agli incendi boschivi che stanno devastando da ieri il Carso, tra Trieste e Gorizia, altri roghi sono divampati oggi pomeriggio mettendo ancora a dura prova le squadre antincendio che operano soprattutto a ridosso del confine con la Slovenia. Colpito soprattutto il paese di Jamiano, nel Goriziano, dove le fiamme, alimentate anche dal vento, hanno pericolosamente lambito le abitazioni e dove molte persone sono state evacuate.  

"Oltre 300 persone sfollate", alcune case "danneggiate, ma integre," e il cimitero della frazione di Jamiano distrutto, in quanto "investito dal fuoco". E' un primo bilancio della situazione che si è venuta a creare a Doberdò del Lago (Gorizia) per l'incendio sul Carso. Lo riferisce il sindaco Fabio Vizintin. "La maggioranza" degli sfollati, spiega, "ha trovato assistenza presso parenti e amici, gli altri verranno collocati in strutture al di fuori del nostro comune". Al momento "gli incendi sono lontani dalla frazione principale, ma quasi tutta Jamiano, Sablici e tre famiglie di Comarie sono state evacuate".  

"Questa mattina era iniziata la bonifica delle zone colpite dall'incendio, poi la situazione si è complicata. Le fiamme sono arrivate a circa 400 metri dalle abitazioni, il vento era favorevole al rogo e in un quel momento non erano più in azione i Canadair", impegnati in altre emergenze. Lo dice il sindaco di Duino-Aurisina, Igor Gabrovec, che ha raggiunto la località di Medeazza, per preallertare gli abitanti (un centinaio) a una possibile evacuazione. “Ho un'ordinanza pronta, sperando di non doverla usare". Intanto Gabrovec ha già emanato un'ordinanza che obbliga "a indossare all'esterno la mascherina Ffp2 nei centri abitati di Medeazza, San Giovanni di Duino, Duino e Villaggio del Pescatore fino a cessate esigenze". Inoltre si ordina che "le attività lavorative che prevedano l'esercizio all'esterno vengano svolte con l'utilizzo di mascherine Ffp2 per oggi nei centri abitati di Medeazza, San Giovanni di Duino e Villaggio del Pescatore". E' infine "consigliato a tutti i cittadini di rimanere in casa, mantenere le finestre chiuse e tenere gli animali di affezione all'interno" e "di non accedere alle aree del demanio marittimo". 

Le Ferrovie hanno emesso una nota in cui viene posticipata la riattivazione della circolazione ferroviaria alla mattinata di domani. 

 

Riccardi: in Friuli situazione sotto controllo ma la notte sarà decisiva

 

"Da quanto comunicato all'esito del vertice in Prefettura a Gorizia la situazione, pur nella sua complessità, è sotto controllo: i Vigili del Fuoco hanno spiegato che ieri i fronti delle fiamme erano molto alti mentre adesso resta una sorta di 'incendio di brughiera' con focolai che non raggiungono la gravità della giornata precedente. I disagi potranno riguardare nelle ore serali il fumo, che a causa della bassa pressione, aumenterà e per questo è consigliabile limitare le uscite e indossare mascherina Fpp2 all'aperto. Dal punto di vista della viabilità si sta lavorando per la riapertura della carreggiata in direzione Trieste, proveniente da Venezia, tra Villesse e Lisert, ma la decisione verrà presa solo domani mattina". Lo ha reso noto il vicegovernatore del Friuli-Venezia Giulia Riccardo Riccardi al termine del vertice in Prefettura a Gorizia che ha fatto il punto sulla situazione degli incendi in regione. Al momento l'autostrada rimane chiusa e domattina dopo un sopralluogo alle 7 verrà deciso se riaprire la carreggiata Venezia – Trieste. La carreggiata da Trieste invece rimarrà chiusa da Sistiana a Redipuglia per consentire le operazioni dei Vigili del Fuoco. I mezzi pesanti anche domani saranno deviati a Villesse e poi a Gorizia.

Al momento non ci sono code né in autostrada né sul raccordo. "La Protezione civile regionale e il Corpo forestale stanno lavorando bene, ma sarà fondamentale capire come la situazione evolverà stanotte". Riccardi ha reso noto che il Dipartimento nazionale ha messo in campo tutti gli strumenti a disposizione e ha fatto richiesta anche in sede europea per attivare il meccanismo di solidarietà per ottenere ulteriori mezzi. In merito alla situazione della qualità dell'aria l'assessore Scoccimarro ha reso noto che Arpa ha posizionato, vista la situazione, il contaparticelle mobile a Duino: "continuerà tutta la notte – ha spiegato l'assessore – il monitoraggio, con aggiornamenti sui valori alle ore 21, 24 e 6 del mattino e con particolare attenzione a Monfalcone, Duino e Grado. L'ultima rilevazione nella stazione area verde di Monfalcone delle 17.30 ha mostrato dati tutti sotto la soglia di sicurezza. Arpa Fvg considera come soglia di riferimento in caso di incendio un numero di particelle, con diametro minore di 1 micrometro, superiore a 1000 per litro. Per le PM10 la soglia è di 50 µg/m3".

Evacuati cinque villaggi in Slovenia 

L'incendio che divampa nel Carso sloveno ha portato all'evacuazione di cinque villaggi, e sono stati messi in preallerta anche le località di Merna e San Pietro di Gorizia, dove si trova il più grande ospedale del goriziano. Castagnevizza è identificato come il luogo dove l'incendio è divampato prima di espandersi in direzione del castello di Merna. Il Ministro della Difesa, Marjan Sarec, dal quartier generale della Protezione Civile di Castagnevizza, si è rivolto ai cittadini invitandoli a seguire le indicazioni delle autorità per eseguire le evacuazioni. Sarec ha poi assicurato che l'esercito sloveno contribuirà al supporto logistico sia per far fronte alle eventuali necessità di rifornimento idrico, che per garantire soccorso medico. Secondo le informazioni della televisione pubblica, due elicotteri della Protezione Civile italiana stanno contribuendo ai soccorsi. 

Le precisazioni della Prefettura di Trieste su eventuali blackout 

"Attualmente la città di Trieste è alimentata da un distributore di energia elettrica sloveno. Il gestore di tale rete ha fatto sapere che, tramite 'by-pass' disponibili, è al momento in grado di gestire eventuali rischi di interruzione della fornitura. La fornitura dell'acqua dall'acquedotto verrebbe comunque assicurata con l'impiego di gruppi elettrogeni ed autobotti". Lo fa sapere in una nota la Prefettura di Trieste aggiornando sugli argomenti del costituito Comitato operativo per la viabilità, a seguito dell'incendio sul Carso che ha tagliato da ieri le vie di comunicazione tra Trieste e Monfalcone (Gorizia). Se il traffico passeggeri, autostradale e ferroviario, viene surrogato a singhiozzo con la statale 14 e il collegamento marittimo della Trieste Trasporti tra Trieste e Monfalcone, non è così per il traffico pesante, legato soprattutto al Porto di Trieste. "D'intesa con le competenti autorità slovene, è stato interdetto l'afflusso di mezzi pesanti dalla Slovenia e limitata la movimentazione degli stessi tra l'area portuale e il raccordo autostradale al fine di contenere le code formatesi alla barriera del Lisert", spiegano dalla Prefettura. E concludono: "la situazione è comunque in miglioramento e viene attentamente monitorata ai fini di una possibile, prossima apertura".  

Condividi