Il satellite Capstone (Cislunar Autonomous Positioning System Technology Operations and Navigation Experiment), lanciato lo scorso 28 giugno, ha completato la prima parte della sua missione: è uscito dall’orbita attorno alla Terra e ora si dirige verso la Luna, l’obiettivo del programma Artemis della NASA, che intende riportare nuovamente gli astronauti sulla superficie del nostro satellite. Capstone è stato lanciato dalla penisola di Mahia, in Nuova Zelanda, dalla compagnia Rocket Lab, tramite uno dei loro razzi di piccole dimensioni, Electron. Saranno necessari altri quattro mesi prima che il satellite raggiunga la Luna: viaggia usando una quantità minima di energia. “Vedere quella navicella spaziale in viaggio verso la Luna è assolutamente epico,” ha dichiarato all’Associated Press il fondatore di Rocket Lab, Peter Beck, che ha spiegato che il costo relativamente basso della missione, stimato dalla NASA in 32,7 milioni di dollari, darà vita a una nuova era per l’esplorazione spaziale. “Per qualche decina di milioni di dollari, ora c’è un razzo e un’astronave che possono portarti sulla Luna, sugli asteroidi, su Venere, su Marte. E’ una possibilità folle, che non è mai esistita prima“.
Il 13 novembre Capstone raggiungerà l’orbita lunare dove rimarrà operativo per circa 6 mesi. L’obiettivo della missione è verificare la dinamica dell’orbita, che si trova in un preciso punto di equilibrio gravitazionale, un’orbita cislunare che non porterà mai la sonda a passare dietro la Luna, evitando l’interruzione delle comunicazioni. Durante la sua missione Capstone eseguirà anche una serie di test di navigazione e comunicazione, alcuni dei quali con il Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA, in orbita attorno al satellite dal 2009.