Omicron 5: al San Giovanni di Roma pannoloni ai positivi per evitare contagi, ma l’ospedale nega

A causa della pressione sugli ospedali di Omicron 5, al San Giovanni di Roma si sarebbe deciso di far indossare i pannoloni ai positivi per evitare contagi
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Troppi contagi da Omicron 5 in ospedali e il San Giovanni di Roma fa indossare i pannoloni ai positivi per evitare che il virus dilaghi. E’ questa la notizia riportata dal quotidiano La Repubblica, secondo cui nel reparto di Neurologia del nosocomio romani, nelle stanze sarebbe scoppiato un mini-cluster, che ha colpito 6 persone tra pazienti e operatori sanitari. La struttura, si precisa nell’articolo, non avrebbe più posti Covid dove isolare i positivi, e non riuscirebbe a trasferirli altrove a causa dell’incremento delle infezioni che sta interessando anche i ricoveri ospedalieri. E dunque si sarebbe deciso di utilizzare delle sponde contenitive del letto rialzate, oltre a mascherina e pannolone, per evitare il più possibile movimenti, anche semplicemente alzarsi per andare nel bagno in comune.

La replica dell’ospedale

In riferimento alle notizie pubblicate dal quotidiano ‘La Repubblica -cronaca di Roma’ di oggi circa un presunto utilizzo indiscriminato di pannolini ai pazienti per evitare contagi Covid si smentiscono i contenuti dell’articolo. La paziente di cui all’articolo, 85enne e arrivata in emergenza all’ospedale nei giorni precedenti per una patologia vascolare acuta, presentava un elevato rischio di caduta, come attesta l’esame e la scheda di valutazione del rischio di caduta che, per tutela dei pazienti, viene compilata dal personale infermieristico all’ingresso di ogni degente“. Così la direzione aziendale dell’ospedale San Giovanni Addolorata di Roma in una nota.

Non corrisponde al vero – si precisa – che i pazienti negativi sono stati dimessi in disparte dall’avere condizioni di dimissibilità. Nel caso specifico della signora 85enne è stata specifica volontà della figlia di portarla a casa e gli è stato consentito perché era clinicamente fattibile, dando tutte le indicazioni del caso per proseguire le terapie con i farmaci che doveva assumere e indicazioni circa i controlli da fare in seguito. Peraltro si smentisce anche che esistano carenze di personale in reparto, che ha in forze il personale necessario per l’assistenza“.

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