In Svizzera, a causa della siccità e del caldo, lo scioglimento del ghiacciaio Stockji (3.092 metri) ha restituito i resti mummificati di una persona morta da almeno 30 anni. A trovare il cadavere sono stati Luc Lechanoine e Vincent Danna, mentre percorrevano l'Haute Route, l'itinerario alpinistico che collega Chamonix con Zermatt. Arrivati in quest'ultima località hanno avvisato la polizia del Canton Vallese, che insieme alla magistratura ha avviato le indagini per risalire all'identità del corpo.
"Abbiamo fatto un bel po' di slalom tra i crepacci. La montagna in questo momento è resa difficile dalla siccità. A un certo punto abbiamo tolto i ramponi per scendere sulla morena ed è lì che, su una lingua glaciale, sono apparsi diversi effetti personali", ha dichiarato Luc Lechanoine a Le Matin. "Da vicino, ho scoperto uno scheletro in qualche modo mummificato, danneggiato, ma completo", prosegue Luc. "C'era uno zaino blu e rosso, una delle braccia era ancora in una cinghia. C'era anche un bastone da sci o da camminata di marca Leki, rosa e nero", "un pile fucsia e una rudimentale piccozza, spezzata in tre. Indossava scarponi in cuoio e dei ramponi con cinghie in pelle, materiale più vecchio del resto. Era in jeans, quindi non proprio attrezzata per la montagna. Lei o lui doveva essere solo. È difficile dire per quanto tempo quel corpo fosse lì. Direi tra i 30 e i 40 anni, forse di più: anni '80 visti i colori fluo".