Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime delle piogge monsoniche e delle inondazioni in Pakistan: ha raggiunto 1.033 morti e 1.527 feriti, secondo quanto ha riferito il governo. Tra le vittime anche 348 bambini e 207 donne. Nelle ultime 24 ore 119 persone sono rimaste uccise e altre 71 ferite in incidenti causati dalla pioggia e dalle inondazioni.
Dal 14 giugno le piogge monsoniche hanno danneggiato 949.858 case. I fiumi nella provincia nordoccidentale di Khyber Pakhtunkhwa sono esondati e le acque si stanno ora spostando verso le province del Punjab e del Sindh.
Secondo il dipartimento meteorologico nazionale, è probabile che le forti piogge continueranno in tutto il paese nei prossimi giorni.
Il Ministro per i cambiamenti climatici Sherry Rehman ha affermato che il suo Paese sta attraversando “un disastro umanitario” con piogge e inondazioni senza precedenti. Finora il Pakistan ha ricevuto una media di 166 millimetri di pioggia ad agosto, valore che è del 241% sopra la media, ha sottolineato il Ministro, ma con un livello che nelle aree meridionali del Paese è del 784% superiore.
I monsoni sono essenziali per irrigare i raccolti e ricostituire laghi e dighe in tutto il subcontinente indiano, ma ogni anno portano anche un’ondata di distruzione. I funzionari pachistani affermano che le inondazioni monsoniche quest’anno hanno colpito oltre 33 milioni di persone – un pachistano su 7 – distruggendo o danneggiando gravemente quasi un milione di case. Secondo la National Disaster Management Authority 3.451 km di strade sono state distrutte e 149 ponti spazzati via.