Da Voyager l’impulso per una nuova missione nello Spazio interstellare

Allo studio una missione che potrebbe rispondere alle domande sollevate dalle due sonde Voyager
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Gli scienziati del Johns Hopkins University Applied Physics Laboratoryhanno elaborato Interstellar Probe, una missione da 3,1 miliardi di dollari il cui scopo potrebbe essere quello di rispondere alle domande che le due sonde Voyager hanno sollevato un decennio fa, dopo avere lasciato l'eliosfera, la zona di influenza del Sole. Pochi si aspettavano che la missione rimanesse produttiva così a lungo, eppure le osservazioni, ancora in arrivo, hanno consentito scoperte anche ai limiti esterni del Sistema Solare.

I dati Voyager sono così eccezionali che alcuni ricercatori sostengono che le sonde potrebbero non essere ancora arrivate nello Spazio interstellare, forse perché i limiti dell'eliosfera si estendono più lontano di quanto si pensi. "L'unico modo per vedere che aspetto ha il nostro acquario è stare fuori e guardare dentro," ha affermato Ralph McNutt, che ora dovrà convincere i suoi colleghi: il suo team ha consegnato uno studio concettuale sull'Interstellar Probe per l'indagine decennale della fisica solare e spaziale, un esercizio comunitario guidato dalle accademie nazionali di scienze, ingegneria e medicina che stabilirà le priorità per i prossimi 10 anni. Il panel dovrebbe emettere il suo verdetto nel 2024: in caso di esito positivo, la missione potrebbe ottenere il supporto della NASA per una sonda che potrebbe essere lanciata nel 2036.

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