Febbre del Nilo: in Serbia 81 casi e sei morti, numero aumenta anche in Italia

Aumentano in Europa i casi di Febbre del Nilo: il virus porta a 15 il numero di morti in Italia
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In Serbia si sono registrati finora 81 casi di febbre del Nilo occidentale. Nel darne notizia, l’Istituto di salute pubblica ‘Batut’ ha aggiunto che sono stati sei i casi mortali riconducibili alle conseguenze di tale virus.

E continua crescere il numero di casi di infezione da West Nile Virus anche in Italia. Nell’ultima settimana, si sono registrati 71 nuovi contagi che portano il bilancio a 301 casi dall’inizio di giugno. Sale a 15 il numero di decessi, 2 dei quali nell’ultima settimana. Resta ferma a 3, invece, la conta dei contagi da virus Usutu con nessuna nuova infezione negli ultimi 7 giorni. Sono questi i dati salienti della sorveglianza delle infezioni da virus West Nile e Usutu dell’Istituto Superiore di Sanità aggiornati al 23 agosto.

Altri due animali infetti scoperti in Friuli Venezia Giulia

Altri due animali sono risultati positivi al virus West Nile, rispettivamente un cavallo a Palmanova, in un centro ippico, e un piccione a Udine, nella zona di viale Venezia. Lo ha reso noto il vicegovernatore Fvg Riccardo Riccardi che oggi proprio per questo ha tenuto una videoconferenza con i rappresentanti di dieci comuni, tra i quali quegli stessi di Udine e Palmanova.

Riccardi ha spiegato che la bonifica, già predisposte nell’area udinese per il caso di Adegliacco, proseguiranno nelle zone dei nuovi casi secondo un programma che verrà definito a breve. Nel fine settimana la disinfestazione riguarderà Tolmezzo e Verzegnis, si stanno programmando interventi anche a Prata, Pravisdomini e Sacile e verrà effettuata di notte in un raggio di 4 chilometri dall’epicentro interessato con la nebulizzazione di piretroidi la cui tossicità decade in poche ore.

Attualmente le persone colpite in Fvg dal virus West Nile/Usutu sono 16, tra asintomatici e no. L’infezione nei casi più gravi – di solito su soggetti più anziani e più immunocompromessi – può determinare il ricovero ospedaliero. Nella riunione odierna è stato anche chiarito che il virus non si trasmette da uomo a uomo, ma occorre essere punti, e che non esistono vaccini. In occasione della disinfestazione è opportuno tenere chiuse le finestre e portare nelle case animali e cibo; i prodotti di orti interessato dalla nebulizzazione di piretroidi possono essere consumati ma 72 ore dopo e previo lavaggio.

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