L’Agenzia Spaziale Italiana e OHB Italia ha firmato oggi un contratto per la fornitura di quattro telescopi Flyeye dedicati alla Space Surveillance & Tracking (SST), monitoraggio spaziale ai fini della sicurezza.
Il Flyeye è un telescopio di nuova concezione, tutta italiana, capace di osservare, ad ogni esposizione, grandi porzioni di cielo (il suo uso è soprattutto rivolto alla mitigazione del rischio derivante dai detriti spaziali fuori controllo. I telescopi saranno installati in diverse posizioni geografiche intorno al globo, sia nell’emisfero settentrionale che in quello meridionale, permettendo di incrementare le attività di monitoraggio e mitigazione del rischio di collisione di asset spaziali con altri veicoli spaziali operativi o detriti spaziali.
Dei quattro telescopi uno è finanziato su fondi Piano Triennale delle Attività (PTA) dell’ASI mentre gli altri tre sono finanziati attraverso i fondi PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) assegnati all’Agenzia. Considerando la complessità delle attività da appaltare, la procedura di affidamento del contratto è stata conclusa in tempi record, meno di tre mesi, dimostrando e confermando la volontà dell’ASI di voler assegnare i fondi e avviare le attività rispettando, anche, le previsioni di intervento contenute nel piano Next Generation EU.
“L’Italia dello spazio si conferma ancora una volta all’avanguardia anche nel settore della difesa planetaria. Con la firma di questo primo contratto – sottolinea il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia – si avvia, in anticipo rispetto ai tempi previsti, l’assegnazione alle industrie dei fondi PNRR spazio gestiti dall’Agenzia. I miei complimenti agli uffici tecnici e amministrativi dell’ASI che hanno dimostrato una grande efficienza nel finalizzare in tempi record, meno di tre mesi, un contratto di elevata complessità. L’obiettivo per ASI è di contrattualizzare tutte le attività del PNRR entro la fine dell’anno mantenendo un ampio margine rispetto agli impegni presi con l’Unione Europea“.
“L’implementazione di una rete FLYEYE consentirà a OHB Italia e all’Italia di essere leader mondiali nell’osservazione ottica per la Space Surveillance & Tracking. È fondamentale garantire un ambiente orbitale più sicuro e protetto” – ha dichiarato Roberto Aceti, Amministratore Delegato di OHB Italia – “Oggi i detriti spaziali sono una delle principali minacce ai satelliti. La nostra infrastruttura satellitare è essenziale per la sicurezza delle risorse spaziali fornendo servizi su cui tutti noi facciamo affidamento nella nostra vita quotidiana, dalla meteorologia e dalle comunicazioni al trasporto globale di merci e passeggeri. Si stima che ci siano più di 750.000 detriti di 1 cm in orbita terrestre, ognuno dei quali può danneggiare i satelliti operativi. Detto questo, chiunque può apprezzare la notevole importanza dei telescopi a terra Flyeye“.
Ogni telescopio Flyeye ha un campo visivo di 45 gradi quadrati ed è dotato di 16 camere ottiche che imitano la complessa struttura dell’occhio di una mosca. I telescopi hanno un’elevata dinamica con velocità di riposizionamento di soli +/- 5 secondi e mostrano una precisione di puntamento di 10 arcsec.
Gli strumenti sono in grado di tracciare i detriti spaziali in HLEO (High “Low Earth Orbit” tra 1.000 e 2.000 km) e in MEO (“Medium Earth Orbit” tra 2.000 e circa 34.000 km) e permetteranno di calcolare le loro traiettorie individuando potenziali pericoli per le infrastrutture orbitali e gestire le eventuali manovre anticollisione.
La rete dei telescopi Flyeye sarà dotata di un software avanzato che consentirà di operare in modalità automatica e coordinata e permetterà la realizzazione di un catalogo che traccerà tutti gli oggetti orbitanti, oltre una certa soglia di dimensioni, nella fascia orbitale HLEO/MEO.