Il Ministero per la Ricerca e l’Università ha nominato il nuovo Presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn: il Professor Chris Bowler, attuale Direttore di Ricerca del CNRS e Direttore del Dipartimento di Genomica ambientale ed evolutiva presso l’École Normale Supérieure (IBENS) di Parigi. Bowler è stato individuato attraverso una procedura che ha previsto la costituzione di un Comitato di selezione istituito lo scorso giugno e presieduto dal prof. Giorgio Parisi. Succede a Roberto Danovaro che ha guidato l’Ente negli ultimi nove anni.
Il nuovo Presidente è rinomato a livello internazionale in qualità di esperto di Biologia delle piante e diatomee marine e dei meccanismi molecolari che controllano la risposta a segnali ambientali, quali luce e nutrienti.
“Sono orgoglioso ed emozionato per questa nomina– commenta il neo Presidente Bowler – La storia della Stazione Zoologica mi è molto cara e il mio obiettivo sarà quello di accreditarne ancor di più il prestigio a livello internazionale, proprio com’era più di 100 anni fa quando era l’istituto di riferimento per studiare la nuova teoria di Darwin sull’evoluzione delle specie. A questo scopo punterò a valorizzare l’eccellenza scientifica dell’Ente basata sulla ricerca fondamentale in biologia moderna, in sintonia con le attuali urgenti sfide legate al deregolamento climatico e al degrado ambientale”.
Fondata nel 1872, la Stazione Zoologica Anton Dohrn è un Ente di riferimento a livello nazionale e internazionale per lo studio della Biologia, Ecologia e Biotecnologie Marine ed è organizzato in 5 dipartimenti di ricerca.
“Ho conosciuto la SZN come ricercatore dal 1994 al 2002 e poi in qualità di membro del Consiglio scientifico dal 2020 – continua Bowler – e desidero promuovere non soltanto la visibilità scientifica internazionale, ma anche il ruolo dell’ente a livello territoriale, potenziando attività che uniscono scienza e cultura, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il legame tra la Stazione Zoologica e i cittadini napoletani e campani.”
Chi è Chris Bowler
Chris Bowler, 57 anni, di origine britannica, è Direttore di Ricerca al CNRS e Responsabile del Laboratorio di Genomica delle piante e alghe dell’Istituto di Biologia dell’École Normale Supérieure (IBENS) a Parigi. Laureato presso l’Università di Warwick (Regno Unito), nel 1990 ha conseguito il Dottorato al Laboratorium Genetika dell’Università di Gent in Belgio ed il post-doc all’Università ‘Rockfeller’ di New York, USA. Dal 1994 ha conseguito una borsa Marie Curie per costituire il Laboratorio di Biologia molecolare delle piante e diatomee marine alla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, diventando Primo ricercatore nel 1998, per poi assumere l’attuale posizione a Parigi nel 2003.
È membro dell’EMBO (European Molecular Biology Organization) dal 1995 e dell’Accademia francese di Agricoltura dal 2018. Ha ricevuto la medaglia d’argento del CNRS nel 2010. Ha ottenuto due prestigiosi ERC Advanced Awards nel 2012 e 2018 e il Grand Prix Scientifique della Fondazione Louis D (Institut de France) nel 2015. Nel 2016-2017 è stato Fellow presso l’Istituto Radcliffe di Studi Avanzati dell’Università di Harvard, USA e, in qualità di Professore del Collège de France, nominato Chair di Biodiversità ed Ecosistemi nell’anno accademico 2020-2021.
Chris Bowler è un esperto di Biologia delle piante e delle Diatomee. I suoi interessi scientifici sono focalizzati sulla comprensione dei meccanismi di risposta di organismi fotosintetici ai segnali ambientali utilizzando, come strumenti di indagine, la genomica, la biologia molecolare e cellulare, e la fisiologia. Autore di oltre 250 pubblicazioni in prestigiose riviste internazionali, è anche membro del Comitato editoriale di importanti riviste scientifiche come Science (dal 2013).
È stato uno dei fondatori della spedizione Tara Oceans, di cui è Direttore scientifico dal 2021. Questo progetto ha visto la goletta Tara solcare dal 2009 al 2013 i mari del mondo all’esplorazione della ecologia del plancton e della sua sensibilità ai cambiamenti climatici. La spedizione e le analisi sul materiale raccolto hanno incrementato enormemente la conoscenza della diversità del plancton e delle sue funzioni, utilizzando metodiche di genomica e sequenziamento del DNA. La raccolta di questi dati è diventata oggi il punto di riferimento per gli studi sulla biodiversità negli oceani.