I cambiamenti climatici in corso mettono a rischio soprattutto le città e il verde urbano. Secondo uno studio pubblicato su Nature Climate Change, fino a due terzi delle specie arboree urbane stanno già subendo condizioni climatiche che superano i loro margini di sicurezza. In sostanza sarebbero ai limiti della loro potenziale tolleranza climatica.
I risultati sono frutto di un’indagine che ha coinvolto 3.129 specie di alberi e arbusti presenti in 164 città del mondo. I ricercatori hanno indagato i rischi climatici per queste specie. Lo scopo è quello di provare a stabilire la priorità degli sforzi per proteggere le piante urbane e garantire i servizi ecosistemici associati.
Il ruolo delle foreste urbane
Il ruolo vitale delle foreste urbane nella fornitura di servizi relativi alla salute umana e al benessere, è di forte interesse. E lo è anche il controllo del clima e soprattutto dei suoi effetti. La capacità di fornire tali servizi, però, si basa sulla persistenza delle foreste urbane di fronte al cambiamento climatico.
Manuel Esperon-Rodriguez e colleghi hanno valutato il rischio climatico per 3.129 specie di alberi e arbusti in 164 città in 78 paesi, nelle condizioni climatiche attuali e future. Gli autori rivelano che il 56% delle specie sperimenta già condizioni climatiche che superano i propri margini di sicurezza. La causa è in particolare la temperatura media annuale. Ma non solo. Il 65% supera già il proprio margine di sicurezza per le precipitazioni annuali.
Quali conseguenze?
In scenari di emissioni medie (in cui le emissioni raggiungono il picco intorno al 2080, quindi diminuiscono) entro il 2050, si prevede che questi numeri aumenteranno al 76% e al 68% delle specie a rischio. Questo a causa delle variazioni previste rispettivamente della temperatura media annuale e delle precipitazioni annuali. Tali previsioni sono probabilmente conservative, secondo gli autori, in quanto non includono i potenziali effetti aggiuntivi dei cambiamenti nella popolazione umana e nell’urbanizzazione. Il rischio climatico per le specie urbane si rivela particolarmente elevato nelle città a basse latitudini, ma non solo. E’ piuttosto alto anche nei paesi con elevata vulnerabilità ai cambiamenti climatici e scarsa prontezza, come India, Niger, Nigeria e Togo.
Gli autori concludono che è necessaria un’azione immediata per proteggere le foreste urbane globali e prolungare i benefici forniti da questi sistemi socioecologici.