Revocata la moratoria sul fracking nel Regno Unito: “dobbiamo rafforzare la nostra sicurezza energetica”

La decisione di consentire il fracking è stata giustificata come uno degli elementi necessari a una strategia di "consolidamento della sicurezza energetica del Regno Unito"
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Il nuovo governo Tory britannico di Liz Truss ha formalizzato la decisione di revocare la moratoria nazionale imposta dal 2019 sul fracking, ossia la controversa tecnica di fratturazione idraulica del suolo utilizzata soprattutto negli USA per estrarre il cosiddetto shale gas. L’iniziativa, preannunciata nelle settimane scorse, aveva già scatenato le proteste di ambientalisti, comunità locali e di alcuni esperti nel Regno Unito.

L’iniziativa è stata giustificata dal Ministero delle Attività Produttive come uno degli elementi necessari a una strategia di “consolidamento della sicurezza energetica del Regno Unito”, assieme alla conferma della prevista concessione entro il mese prossimo di 100 nuove licenze di estrazione di petrolio o gas nel Paese (a incominciare dal rilancio delle trivellazioni nel Mare del Nord).  

I prezzi dell’energia sono aumentati vertiginosamente in Europa dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina e la Gran Bretagna sta sovvenzionando bollette per famiglie e imprese a un costo previsto di oltre 100 miliardi di sterline. 

Alla luce dell’invasione illegale dell’Ucraina da parte di Putin e dell’uso della Russia dell’energia come un’arma, rafforzare la nostra sicurezza energetica è una priorità assoluta”, ha detto il Ministro Jacob Rees Mogg. Insieme alla Premier Truss, Mogg è stato accusato da più parti di voler accantonare le promesse in materia di ambiente e lotta ai cambiamenti climatici e di strizzare l’occhio agli interessi delle aziende degli idrocarburi in tempi di crisi economico-sociale. 

Il nuovo Primo Ministro Liz Truss ha affermato all’inizio di questo mese che il fracking sarebbe stato consentito laddove fosse supportato dalle comunità. Mogg ha affermato che tutte le fonti di energia devono essere esplorate per aumentare la produzione interna, “quindi è giusto aver revocato la pausa per realizzare qualsiasi potenziale fonte di gas domestico“. Il governo ha affermato che la fine del divieto consentirebbe il riavvio delle perforazioni e la raccolta di più dati, costruendo una comprensione di come il gas di scisto può essere estratto in sicurezza. 

Il gigante della chimica e dell’energia INEOS, che detiene diverse licenze di esplorazione del gas di scisto britannico, ha affermato che il governo dovrebbe considerare lo sviluppo del gas di scisto come “una priorità infrastrutturale nazionale”. 

Le posizioni contrarie 

Gli esperti affermano che il riavvio dell’industria non farà nulla per abbassare i prezzi dell’energia questo inverno, poiché ci vorrebbero molti anni per lo sviluppo dell’industria e non è chiaro se possa essere estratta una quantità significativa di gas. “Anche se i rischi si rivelassero gestibili e accettabili, il gas di scisto avrebbe un impatto significativo sull’offerta del Regno Unito solo se, nel prossimo decennio, dovessero essere perforati migliaia di pozzi di successo“, ha affermato Andrew Aplin, Professore onorario alla Durham University. 

Timori di terremoti 

Il fracking era stato bandito dopo che l’autorità di regolamentazione del settore ha affermato che non era possibile prevedere l’entità dei terremoti che potrebbe innescare. Un rapporto, richiesto dal governo e pubblicato dal British Geological Survey (BGS), afferma che poiché nel Paese si è verificato poco fracking, “rimane difficile” stimare l’impatto sismico che potrebbe avere.  

Il più grande terremoto causato dal fracking si è verificato nel sito di Cuadrilla a Blackpool, nel nord dell’Inghilterra, nel 2011, registrando una magnitudo 2.3 che ha svegliato i residenti nella notte. Successivamente, il governo ha introdotto un sistema a semaforo che sospendeva i lavori se veniva rilevata un’attività sismica pari o superiore a 0.5 della scala Richter.  

Il BGS ha affermato che quella soglia era la più conservatrice di qualsiasi regione in cui si è verificato il fracking, considerando che alcuni stati degli Stati Uniti, dove il fracking è comune, hanno una soglia di magnitudo 4. 

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