G7: via libera al tetto sul prezzo del petrolio russo

"Il price cap è specificamente progettato per ridurre le entrate russe, limitando al contempo l'impatto della guerra della Russia sui prezzi globali dell'energia", affermano i Ministri delle finanze del G7
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I Ministri delle finanze del G7 hanno approvato il piano che prevede di fissare un tetto al prezzo del petrolio che proviene dalla Russia. Lo riporta l’agenzia Bloomberg. Il G7 attuerà “urgentemente” un tetto massimo del prezzo del petrolio russo e incoraggerà una “ampia coalizione” di Paesi a partecipare, scrivono i Ministri delle finanze nella dichiarazione finale. “Il price cap sarà fissato a un livello basato su una serie di dati tecnici e sarà deciso dall’intera coalizione prima della sua attuazione“, spiegano, assicurando che i prezzi futuri saranno “comunicati pubblicamente in modo chiaro e trasparente”.  

“Oggi confermiamo la nostra intenzione politica congiunta di finalizzare e attuare un divieto globale di servizi che consentano il trasporto marittimo di petrolio greggio e prodotti petroliferi di origine russa a livello globale. La fornitura di questi servizi sarebbe consentita solo se il petrolio e i prodotti petroliferi sono acquistati al prezzo fissato o al di sotto di tale prezzo (“price cap”) determinato dall’ampia coalizione di Paesi che aderiscono e attuano il limite di prezzo. Il price cap è specificamente progettato per ridurre le entrate russe e la capacità della Russia di finanziare la sua guerra di aggressione, limitando al contempo l’impatto della guerra della Russia sui prezzi globali dell’energia, in particolare per i Paesi a basso e medio reddito, consentendo solo ai fornitori di servizi di continuare a fare affari relativi al petrolio marittimo russo e ai prodotti petroliferi venduti a o al di sotto del limite di prezzo”, si legge nella dichiarazione.

In linea con il nostro ampio e continuo impegno con un gruppo eterogeneo di Paesi e stakeholder chiave, invitiamo tutti i Paesi a fornire input sulla progettazione del price cap e ad attuare questa importante misura. Cerchiamo di stabilire un’ampia coalizione al fine di massimizzare l’efficacia e sollecitiamo tutti i Paesi che ancora cercano di importare petrolio e prodotti petroliferi russi a impegnarsi a farlo solo a prezzi pari o inferiori al limite di prezzo”. La misura, spiega il G7,” ha il potenziale per essere particolarmente vantaggiosa per i Paesi, in particolare i Paesi vulnerabili a basso e medio reddito, che soffrono di alti prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari, aggravati dalla guerra di aggressione della Russia. Svilupperemo anche meccanismi di mitigazione mirati insieme alle nostre misure restrittive per garantire che i Paesi più vulnerabili e colpiti mantengano l’accesso ai mercati dell’energia, anche dalla Russia“.

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