Cresce la tensione in Ucraina dove la guerra si sta intensificando negli ultimi giorni per il contrattacco dell’esercito ucraino che ha riconquistato molti territori in precedenza occupati dai russi, pari a circa oltre 3.000 chilometri quadrati. Secondo quanto affermato dal 130° battaglione ucraino, le avanguardie sarebbero ormai in vista del confine russo.
Nella sua conversazione telefonica di ieri con l’omologo francese Emmanuel Macron, il presidente russo, Vladimir Putin, ha avvertito delle “conseguenze catastrofiche” che si rischiano a causa degli attacchi alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, che Mosca attribuisce agli ucraini. Durante il colloquio, riferisce il Cremlino, Putin ha richiamato l’attenzione sugli “attacchi regolari ucraini contro i siti della centrale di Zaporizhzhia, incluso il deposito di scorie radioattive, il che potrebbe portare a conseguenze catastrofiche“. Il presidente russo ha poi informato Macron delle “misure adottate dagli specialisti russi per garantire la sicurezza della centrale e ha sottolineato la necessità di fare pressione sulle autorità di Kiev perché cessino immediatamente i bombardamenti sulla centrale“.
Successivamente, nella notte, numerose esplosioni sono state udite nella città di Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram il segretario del Consiglio comunale della città, Anatolii Kurtiev. Nella notte tra l’11 e il 12 settembre “si sono sentite forti esplosioni in città”, ha scritto Kurtiev, aggiungendo che successivamente “la situazione a Zaporizhzhia era relativamente calma“. L’Amministrazione militare regionale dovrebbe fornire ulteriori dettagli sulle “esplosioni” nel corso della mattinata.