Secondo uno studio pubblicato su Nature Geoscience, le onde sismiche prodotte dagli impatti di meteoroidi su Marte sono state rilevate dal lander InSight della NASA e ricondotte ai crateri da impatto associati di nuova formazione dal Mars Reconnaissance Orbiter della NASA. Lo studio presenta le prime rilevazioni di onde sismiche e acustiche da impatti su un altro pianeta che sono stati collegati ai crateri sorgente.
L’ingresso atmosferico e la collisione superficiale di un meteoroide ad alta velocità genera onde d’urto: queste decadono in onde sismiche e acustiche che possono essere rilevate dai sismometri. Tali onde sono state registrate per eventi di esplosioni aeree – in cui il dispositivo di simulazione si frammenta prima di raggiungere la superficie – nell’atmosfera terrestre e per la formazione di un unico piccolo cratere da impatto sulla Terra. Tuttavia, le osservazioni geofisiche della nuova formazione di crateri su altri pianeti finora erano limitate.
Raphael Garcia e colleghi hanno analizzato i dati del sismometro dal lander InSight e identificato le onde sismiche e acustiche di 4 eventi. Gli autori hanno utilizzato i tempi di arrivo delle onde per calcolare la posizione di ciascuno di questi eventi, e successivamente si sono avvalsi dell’imaging del Mars Reconnaissance Orbiter per confermare i siti di impatto per 3 di essi (il 4° era un evento sismico associato a un impatto precedentemente rilevato mediante imaging).
Con i crateri sorgente noti, le onde indotte dall’impatto possono essere utilizzate per fornire informazioni sul processo di craterizzazione e sulle proprietà dell’atmosfera e della crosta marziana.
Gli autori hanno concluso che questi risultati dimostrano il valore della sismologia planetaria per lo studio dei processi di impatto su altri mondi.