Lotta contro il tempo, nel Pakistan devastato dalle inondazioni, per scongiurare lo straripamento del lago Manchar ma i tentativi delle autorità non hanno finora prodotto risultati, riferisce Reuters. “Abbiamo ampliato la precedente breccia a Manchar per ridurre l’innalzamento del livello dell’acqua”, ha spiegato all’agenzia di stampa il Ministro provinciale dell’irrigazione, Jam Khan Shoro. 100 mila persone sono state finora evacuate dall’area circostante il lago, il più grande del Paese, e altre centinaia di migliaia potrebbero essere allontanate in caso di rottura degli argini.
Nelle vicine città Johi e Mehar, nella provincia di Sindh, la popolazione sta lavorando a barriere che proteggano dalle alluvioni più gravi a colpire il Pakistan in almeno 12 anni. A Mehar il 90% della popolazione ha lasciato le proprie abitazioni e chi è rimasto cerca di mettere l’insediamento in sicurezza grazie ai macchinari forniti dal governo. Johi è ormai circondata del tutto dall’acqua e sta resistendo grazie a dighe improvvisate allestite dai residenti. Inondato anche il vicino aeroporto di Sehwan.
Nei mesi di luglio e agosto sul Pakistan è caduto quasi il 190% di pioggia in più rispetto alla media degli ultimi trent’anni, per un totale di 390,7 millimetri. Le piogge monsoniche hanno colpito oltre 33 milioni di persone, causando almeno 1.300 morti e spazzato via case, aziende, strade e ponti.