Continua la paura in Messico dopo il violento terremoto di magnitudo 7.7 avvenuto ieri davanti alla costa sudoccidentale del Paese. Secondo quanto segnala il Servizio Sismologico Nazionale (SSN), alle 11 locali (le 18 italiane) sono avvenute ben 765 repliche. La più importante è avvenuta la notte scorsa e ha avuto magnitudo di 5.8.
Nel complesso, la scossa principale, alla quale è seguito anche uno tsunami, ha provocato danni di varia entità ma non gravi, nello stato di Michoacan, dove era l’epicentro, ma anche negli stati di Jalisco, Aguas Calientes, Nayarit, Stato di Mexico e nella capitale. In un suo bilancio ancora provvisorio, la Protezione Civile messicana ha confermato che gli unici due decessi, un uomo e una donna, sono avvenuti in Colima, dove si registrano anche vari feriti e oltre un centinaio di edifici lesionati.
Tre violenti terremoti nella stessa data
La scossa è stata registrata nello stesso giorno in cui, nel 1985 e nel 2017, si sono verificati due violenti terremoti in Messico. Il terremoto magnitudo 8 localizzato vicino alla costa dello stato di Guerrero nel 1985 ha ucciso almeno 9.500 persone. Più di 360 persone sono morte nel sisma magnitudo 7.1 che ha colpito nel 2017.
“E’ una coincidenza” che questo sia il terzo terremoto verificatosi il 19 settembre, ha affermato Paul Earle, sismologo dell’US Geological Survey. “Non c’è alcuna ragione fisica o pregiudizio statistico verso i terremoti in un dato mese in Messico“. Né c’è una stagione o un mese in cui i grandi terremoti sono più frequenti nel mondo, ha evidenziato Earle. Una cosa è però prevedibile: le persone cercano e talvolta trovano coincidenze che sembrano schemi. “Sapevamo che avremmo ricevuto questa domanda non appena è successo,” ha detto Earle. “A volte ci sono solo coincidenze“.