L’alluvione di Salerno, una catastrofe dimenticata. Il 25 ottobre 1954 uno degli eventi alluvionali più catastrofici colpì l’Italia, e in particolare il salernitano. E’ stata una delle più gravi alluvioni della storia recente d’Italia, ma cadde nel dimenticatoio. L’evento colpì l’area campana di Salerno e della Costiera Amalfitana. Centinaia di millimetri di acqua caddero sull’area, con picchi di 500mm.
Vietri sul Mare, Cava de’ Tirreni, Maiori, Salerno: questi furono i luoghi maggiormente devastati dall’alluvione. Si verificarono numerose frane e tante abitazioni vennero spazzate via. Crollarono ponti e le ferrovie vennero interrotte in più punti. Una enorme frana si staccò da una montagna disboscata da poco e spazzò via il villaggio di Molina. La furia dell’evento distrutte anche un antico ponte. Venne parzialmente distrutta Maiori. Ma non solo. Cambiò per sempre il volto di quei territori. A causa dell’ingente apporto di detriti dalle alture dell’interno, l’alluvione cambiò la linea di costa. Il bilancio delle vittime fu terribile: 318 morti, 250 feriti e oltre 5.000 rimasti senza casa.