In occasione della Giornata mondiale contro il cancro al seno, a Milano è apparso un nuovo murales. Si chiama ‘Love Yourself’ ed è opera dell’artista AleXsandro Palombo. Il nuovo street artwork di Palombo, realizzato in piazza San Babila, nel cuore di Milano, è un ritratto di Angelina Jolie con i segni della mastectomia. Lo scopo è celebrare la forza delle donne e il loro coraggio e demistificare le cicatrici della mastectomia.
Non è la prima volta che Palombo tratta questa tematica. Già nel 2015 aveva realizzato la serie di opere dal titolo ‘Survivor’, nella quale ha ritratto le eroine dei cartoon come sopravvissute al cancro al seno e con i segni della mastectomia, dalle principesse Disney come Biancaneve, Jasmine, Cenerentola, Ariel, Aurora e Tiana, fino a Marge Simpson, Wonder Woman, Olivia, Wilma Flintstone, Betty Boop e Jessica Rabbit. La stessa Angelina Jolie ha effettuato una mastectomia bilaterale profilattica e ha tolto anche le ovaie.
Anche in quel caso, l’intento dell’artista è stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica alla prevenzione del tumore del seno, una potente riflessione sulla malattia, la mastectomia e i suoi effetti, identità femminile e accettazione e sull’importanza della diagnosi precoce del tumore.
Mancuso: “il messaggio è che le cicatrici possono salvare la vita”
Anna Maria Mancuso, Presidente di Salute Donna Onlus, afferma: “l’arte e anche l’arte pubblicitaria sono un mezzo di espressione potentissimo. La ‘buona’ pubblicità, la buona ‘arte’ possono aiutare a percorrere strade che possono salvare vite”. Una donna che poggia lo sguardo sul murales di Angelina Jolie per Mancuso, anche lei con un’esperienza di mastectomia bilaterale, “deve portare a casa il messaggio che le cicatrici possono salvare la vita. Capire che queste cicatrici sono servite a salvare la vita ed è importante fare prevenzione. In qualche modo queste sono cicatrici ‘necessarie'”.
Il murale fa luce anche sulla mutazione Brca, che predispone al rischio di tumore al seno e altri tumori femminili. “La prima arma di prevenzione è sapere di esserne portatrici – specifica Mancuso – poi per aiutare ad abbattere il rischio fare la mastectomia bilaterale. Angelina Jolie ha sollevato il problema, ma noi associazioni ne parliamo da anni”.
Mancuso fa poi un bilancio sulle Breast Unit, dove si ricevono cure dedicate, e sulla prevenzione. “Sulle Breast Unit – sottolinea – c’è una grossissima differenza tra una Regione e l’altra e quindi non c’è la stessa opportunità per tutte le donne. Vi è una differenza abissale tra Nord e Sud. Quello che manca è la strutturazione di una rete nazionale sul tumore al seno, utile anche per la ricerca”. “Anche in tema di prevenzione – rileva ancora – vi è differenza tra una Regione e un’altra. È tutto molto frastagliato, dipende dalla gestione politico-amministrativa e dalle scelte di investimenti che la politica fa. In generale, per quanto riguarda ad esempio le cure, vi sono due velocità diverse: la scienza ha messo la marcia e sta correndo, come la tecnologia, ma questi passi in avanti non sempre vengono fatti a livello istituzionale”.