Appennino Centrale: la pioggia di settembre riduce la scarsità idrica, ma non basta

Pubblicato dall’Autorità di Bacino il Bollettino Informativo di Ottobre 2022 dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel Distretto dell’Appennino Centrale
MeteoWeb

Nel corso dell’ultima riunione dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel Distretto dell’Appennino Centrale tenutasi il 19 Ottobre 2022 è stato presentato il Bollettino informativo che illustra lo stato di efficienza del sistema delle infrastrutture idriche e gli scenari di severità idrica al 30 settembre 2022.

Da rapporto, alla cui stesura hanno partecipato, oltre all’Autorità di Bacino, rappresentanti delle Regioni, del CNR-IRSA, della Protezione Civile, di ISPRA, di ISTAT e del CNR-IIT, emerge che nonostante le precipitazioni del mese di settembre abbiano migliorato le condizioni di deficit idrico distrettuale a medio termine, tale miglioramento non si tradurrà in una efficace ricarica degli acquiferi. Lo scenario di severità idrica a livello distrettuale si presenta di livello medio e permangono condizioni di deficit moderatamente significative, sul lungo periodo, nella costa tirrenica e nella dorsale appenninica.

Per quanto riguarda la regione Umbria, i dati pluviometrici e di portata, che ad agosto registravano un deficit idrico del 40%, mostrano che a settembre le precipitazioni sono risultate essere il 135% maggiori di quelle medie storiche, consentendo di recuperare così in parte il deficit accumulato. La situazione attuale, tuttavia, si conferma critica, in attesa di precipitazioni significative nei prossimi mesi.

Condizioni parzialmente diverse per la Regione Lazio. Si registra infatti una severità idrica di livello alto per le aree territoriali di Viterbo, Rieti e Frosinone ed una di livello medio per Roma e Latina. Le precipitazioni sopra la media dei mesi scorsi e le misure emergenziali messe in campo dai gestori, in seguito alla proclamazione dello stato di calamità naturale, e dello stato di emergenza, in relazione alla crisi di approvvigionamento ad uso idropotabile, hanno permesso di ridurre gli impatti derivanti dal deficit di disponibilità idrica.

Nelle Marche la situazione di difficoltà di approvvigionamento risulta migliorata. Negli ATO regionali la situazione di severità idrica si presenta di livello medio, con tendenza al miglioramento. Uniche eccezioni sono rappresentate dalle Provincie di Fermo e di Ascoli Piceno, in cui si riscontra uno stato di deficit idrico di livello alto a causa dell’andamento meteoclimatico siccitoso che, per la Provincia di Ascoli Piceno si somma agli effetti della rilevante riduzione di portata presso alcune sorgenti. 

In ultimo, nella Regione Abruzzo, le analisi rilevano che il fabbisogno idrico è complessivamente garantito e la severità idrica può ritenersi da media a bassa.

Tutto il materiale presentato nel corso della riunione dell’Osservatorio e il testo integrale del Bollettino possono essere consultati sul sito web dell’Autorità (www.autoritadistrettoac.it). La prossima riunione dell’Osservatorio è prevista per la seconda metà di novembre.

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