Il mare di Sardegna restituisce antiche meraviglie. Ieri è stata ritrovata un’antica anfora, di epoca romana, sui fondali davanti a Porto Rafael. A ritrovarla casualmente è stato un ingegnere e manager di Bologna, Nicola Garagnani. Il ritrovamento è avvenuto nel corso di un’escursione subacquea lungo i fondali tra Cala Marinella e il faro di Punta Sardegna, a soli 15 metri dalla riva. L’anfora si trovava in un punto dove il fondale ha una profondità di 4-5 metri.
Garagnani ha scorto la bocca di un’anfora ed un manico e, avvicinandosi, ha capito che non si trattava di un semplice coccio. Riemerso, ha contattato la Capitaneria di Palau e il Comandante Vincenzo Longo che si è prontamente attivato per l’arrivo di esperti sommozzatori. Alle 11.30 di ieri mattina, lavorando con perizia e delicatezza sul fondale per oltre 40 minuti, il sommozzatore Giuseppe Pincioni, è riemerso dall’acqua insieme a Garagnani riportando in superficie la meravigliosa anfora. Il reperto è intatto ed è grande oltre 1 metro.
Incagliata tra rocce, alghe e sabbia, l’antica anfora è rimasta sul fondo del mare per quasi due millenni. Il prezioso oggetto in queste ore è custodito dalla Capitaneria fino alla presa in custodia della Soprintendenza per i beni archeologici. Dopo la denuncia del ritrovamento è partita la segnalazione alla Soprintendenza Archeologica del MIC che nei prossimi giorni valuterà epoca, interesse storico e valore del reperto.
La ricostruzione dell’epoca storica dell’anfora
E’ probabile si tratti di un’anfora di epoca romana utilizzata per trasportare olio, nella zona in passato ci sono stati infatti ritrovamenti risalenti al I e II secolo dopo Cristo. Le norme a tutela di questi beni prevedono una ricompensa per il ritrovamento e la consegna alle autorità. La ricompensa prevista in questi casi può raggiungere anche il 25% del valore di mercato stimato dell’antico reperto. Si tratta di un modo per incentivare la collaborazione tra cittadini e istituzioni e preservare questi oggetti dal mercato nero e renderli disponibili alla collettività e agli studiosi. Grande orgoglio e gioia anche del Presidente del Consorzio di Porto Rafael, Nino Tatriele, da anni attento custode della natura di uno degli angoli più incontaminati della Sardegna.