In una mossa strategica di deterrenza, il Pentagono ha anticipato la consegna di armi nucleari tattiche alle basi Nato in Europa, e il continente viene così a trovarsi nel bel mezzo (o forse in prima linea) del confronto a distanza tra Stati Uniti e Russia.
Secondo i piani statunitensi, le nuove bombe termonucleari B61-12 dovrebbero essere consegnate a dicembre, anche alle basi Nato in Italia. Nel nostro Paese le nuove armi nucleari saranno in dotazione ad Aviano e verranno montate sugli F-35, ma potranno essere sganciate anche dai bombardieri Stealth B-2 e da aerei da guerra più piccoli.
La potenza massima delle B61-12 è almeno di 27 volte superiore a quella di Hiroshima (15 kilotoni), con quattro rendimenti selezionabili: 0,3, 1,5, 10 o 50 kilotoni. L’accelerazione della dotazione (la decisione era già stata programmata dal 2015) è riferita da Politico, che cita un programma costato al governo americano 10 miliardi di dollari. La sostituzione con i nuovi armamenti era inizialmente prevista per la primavera 2023, ma quanto sta accadendo in Ucraina ha evidentemente spinto l’amministrazione Biden ad anticipare i programmi.