Ciad martoriato dalle inondazioni: emergenza per “oltre un milione di persone” | FOTO

Il presidente del Ciad Mahamat Deby Itno ha dichiarato lo stato di emergenza
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    Credit: UNICEF/2022/AldjimBanyoMartial
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Inondazioni eccezionali hanno colpito un milione di persone in Ciad: le piogge torrenziali hanno provocato l’esondazione del fiume Chari la scorsa settimana, con decine di case distrutte a Walia, un quartiere ubicato a Sud della capitale. A Ndjamena è stata allestita una tendopoli per le vittime delle alluvioni. L’acqua ha raggiunto i 5 metri d’altezza (valore senza precedenti secondo le autorità locali).

La stagione delle piogge nel Sahel va da giugno a settembre e causa regolarmente vittime in tutta la regione, ma quest’anno gli esperti parlano di precipitazioni e conseguenti inondazioni di portata eccezionale.

Ciad, dichiarato lo “stato di emergenza” per le inondazioni

Il presidente del Ciad Mahamat Deby Itno ha dichiarato lo stato di emergenza per “contenere e gestire meglio” le inondazioni che colpiscono il Paese da settimane e hanno colpito “oltre un milione di persone“. Le inondazioni nel Centro/Sud, causate da piogge torrenziali, hanno colpito “636 località in 18 delle 23 province del Paese,“, ha dichiarato Deby durante un discorso in televisione, aggiungendo che le acque “hanno inghiottito oltre 465mila ettari di campi e 19mila capi di bestiame“. Le province più colpite sono Mayo Kebbi Est, Logone Occidental, Tandjile’, Moyen Chari e Mandoul.

Sarà istituito lo stato di emergenza per contenere e gestire al meglio questa situazione di calamità naturale,” ha spiegato Deby, avvertendo del “rischio di overflow generalizzato se l’aumento rimane costante durante la settimana“. “Le zone più esposte sono la città di N’Djamena e dintorni“, e la situazione è “sempre più preoccupante“. “Dobbiamo fornire riparo, beni di prima necessità e protezione della salute,” ha aggiunto.

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